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Aggiornato: 22 giugno 2025


, lo amai, come la schiava ama il suo padrone, di un amore, che mi avviliva a' miei proprj occhi.... In pochi giorni lo amai così... Tanto ei mi dominava, che un solo suo sguardo arrestava sulle mie labbra le parole, quando volevo rimproverargli il modo, col quale aveva agito meco; sicchè quasi non osai più tentarlo.... Fu virtù la mia, o fu vilt

No, impossibile, impossibile ti dico. Ti odio, lo capisci, che ti odio ora!... Sei proprio inesorabile? Inesorabile. Guarda, io, un tanto superba, sono ai tuoi piedi supplicante. Fa di me quello che vuoi, sarò tua schiava, e subirò i tuoi più strani capricci senza un lamento, senza un sospiro.

Ebbe questo memorabil esito l'assedio di Messina. Tra le gare, fanciullesche ma parricide, onde la patria nostra cadde lacera e schiava, splende indivisa la gloria delle due maggiori citt

Essi sentono imperioso, incessante, inevitabile il bisogno di far sentire alla loro compagna (vorrei dire schiava), che essi soli sono i padroni di casa, che a loro soli spetta ogni autorit

Ella introdusse nella camera nuziale la schiava Agar. Rachele non aveva prole da Giacobbe. Ella permise alla sua fante Balah di entrare nel suo talamo. Lia, per la medesima ragione, gli presentò la sua schiava Zilpah. E quella stessa Rachele permise alla sua sorella Lia di rivedere suo marito, per qualche ramo di mandragora. Basta sclamò Taddeo IX. Gli è ciò che io voleva sapere.

Ma sálvati, per Dio, ripiglia l'altro, sálvati, Ildebrando! Allontánati, empio! prosegue Gregorio con le mani levate al cielo, minaccioso, acceso nel volto e nello sguardo, la voce tonante, terribile, inspirata, radiante di fiamma elettrica come le onde del mare nella tempesta; esci dalla casa del Signore che hai polluta come postribolo, hai venduta come schiava.

E non si accorse che intanto l'uomo scaltro ed erudito la dominava colla sua stessa paura e l'aggiogava come una schiava al carro della sua colpa. Quando tornai a Padova, dopo le vacanze, mi parve di leggere nel volto meno chiaro della bella, Nina come una nota misteriosa di dolore o di avvilimento. Essa mi fece capire che aveva qualche ragione segreta di vivi dispiaceri.

136 E spesso dipinto di Zerbino le avea il bel viso e le fattezze conte, ch'ora udendol parlare, e più vicino gli occhi alzandogli meglio ne la fronte, vide esser quel per cui sempre meschino fu d'Issabella il cor nel cavo monte; che di non veder lui più si lagnava, che d'esser fatta ai malandrini schiava.

Ed era tornato, subitamente. Era a un passo, appoggiato alla finestra, l'occhio velato da soave tristezza e un incerto sorriso sulle labbra. Era a un passo; e le apparteneva come cosa sua, nel più profondo del cuore; ella sapeva il pensiero di lui, ed egli sapeva il suo pensiero; ella poteva fare di lui ciò che più le fosse piaciuto, ed egli di lei poteva disporre come d'una schiava.

Quel c'ho fatto per te, non ti vorrei, ingrato, improverar, disciplina dartene; che non men di me lo sai: or ecco il guiderdon che me ne dai. 33 Deh, pur che da color che vanno in corso io non sia presa, e poi venduta schiava!

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