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Aggiornato: 16 luglio 2025


Vincenzo l'aveva detto: doveva immolare stesso, o condannare suo padre alla miseria. Essere un cattivo prete o un figlio ingrato.

Evidentemente egli temeva i miei rimproveri; ma, forse per non mostrarsi ingrato, continuava a mostrar desiderio di vedermi, e per non peccare d'incivilt

Ma quello ingrato popolo maligno che discese di Fiesole ab antico, e tiene ancor del monte e del macigno, ti si far

Unde, se esso vuole bellezza, Io so' bellezza; se vuole bontá, Io so' bontá, perché so' sommamente buono; Io so' sapienzia; Io benigno, Io giusto e misericordioso Dio; Io largo e none avaro; Io so' Colui che do a chi m'adimanda, apro a chi bussa in veritá e rispondo a chi mi chiama. Non so' ingrato, ma grato e conoscente a remunerare chi per me s'afadigará, cioè per gloria e loda del nome mio.

48 Chi d'una fromba e chi d'un arco armato, chi d'asta, chi di spada, al lito scende; e dinanzi e di dietro e d'ogni lato, lontano e appresso, a più poter l'offende. Di bestiale insulto e troppo ingrato gran meraviglia il paladin si prende: pel mostro ucciso ingiuria far si vede, dove aver ne sperò gloria e mercede.

Conte, prese a dire il giovane Duca esitando; io temo mostrarmi ingrato al consiglio ed aiuto vostri... e non pertanto sento non vi poter ringraziare. La fortuna dunque operi, che non vada a finire in pianto. E la fortuna è per voi; perocchè, come femmina, ella ama i giovani, e gli audaci. Se Cesare non passava il Rubicone, sarebbe diventato Dittatore di Roma?

CINTIA. Perché sète ingrato sopra tutti gl'ingrati e cieco sopra tutti i ciechi, anzi indegno che mai piú donna v'ami, ancorch'ella non vel dica chi sia, tutto il mondo parla per lei: ve lo dicono gli occhi suoi, il volto, la sua bocca e l'anima e il sangue dell'anima sua, la qual, trafitta dalle vostre ingiuriose parole piú assai che da un acutissimo coltello, vi manda il sangue fuori.

O vivo spirto del cuore e dell'anima mia, chi sará piú di te generosa e amorevole, chi piú costante in amare, chi piú fedele in servire, chi nella conversazione piú dolce, chi ne' trattamenti piú soave? O donna degnissima d'ogni onore, o essempio di eroica virtú, chi sará piú di te paziente, servente e perseverante? e chi di me piú cieco, piú ingrato e piú disamorevole?

PIRINO. Caro signore, con che parole poss'io corrispondere a tanta affezione, conoscendo che mi ama sovra il mio merito? qual uomo sarebbe al mondo piú ingrato di me, se non l'amassi con tutto il cuore?

Non c'è parola di elogio che basti per coloro che ebbero il compito della difesa, ingrato, perchè si sapeva inutile ogni sforzo. In questo e negli altri processi i militari della difesa mostrarono intelligenza, coraggio, indipendenza, eloquenza; essi sollevarono numerosi incidenti e somministrarono elementi preziosi per il ricorso in Cassazione; scattarono spesso contro le calunnie e le menzogne dei testimoni dell'accusa, che non di raro s'imbrogliarono, si contraddissero, si ritrattarono. Essi infine meritarono il saluto seguente, che in nome di tutti i suoi compagni rivolse loro Giuseppe De Felice: «mando un caldo saluto di affetto e riconoscenza ai nostri egregi, cari, simpatici difensori. Essi che accettarono titubanti le nostre difese perchè ci credettero per un momento colpevoli, li avete sentiti, hanno col maggiore entusiasmo sostenuta la nostra difesa perchè ci sanno innocenti. Essi dubitarono della nostra fede, noi non dubitammo mai della loro lealt

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