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Aggiornato: 19 giugno 2025


Adesso il grido continuo del piccino era diventato più sottile, e le pupille gli si muovevano come galleggiando dentro gli occhi. Ella rimase in piedi con ambe le mani attaccate alla cuna; aveva una vestaglia scura a righe sanguigne, i capelli scarduffati come da un colpo di vento. Ogni tanto batteva i denti.

Era vestita di chiaro, con un cappellino di paglia ornato di una gran piuma bianca, le mani senza guanti, con un mazzo di rose sul grembo, ardenti e sanguigne, che le davano quasi col loro acre profumo una sensazione di caldo. E sorrideva dardeggiando inconsciamente dagli occhi neri qualche lampo cristallino, mentre colla spalla si appoggiava confidenzialmente a quella del marito.

Il nuovo sovrano indubitabilmente era molto superiore al suo entourage. Tanto che fin dal principio a un giudizio imparziale non poté sfuggire, che egli non si proponeva di calcare le orme sanguigne dello zio, di disfarsi nella nullit

Il tempo gli tornava lungo e pesante, maledisse gli indici dell'orologio che camminavano così lentamente; mandò un'esclamazione di gioja, quando vide alla fine una striscia bianca all'orizzonte annunziare la venuta del giorno. La faccia di Emilio, di color verzigno, corsa dalle righe sanguigne delle graffiature, era così contratta, che a Cesare fece quasi ribrezzo e poco meno che paura.

Nella grande alluvione dell’ottobre Zacchiele morì. La cascina dov’egli abitava, nei dintorni dei Cappuccini, fuori di Porta-Giulia, fu invasa dalle acque. Le acque inondarono tutta la campagna, dal colle d’Orlando fino al colle di Castellammare; e poichè avevano attraversato vastissimi sedimenti d’argilla, erano sanguigne come nella favola antica. Le cime delli alberi emergevano qua e l

Vicino all'uno e all'altro quel povero padre di famiglia che dopo la terribile peripezia d'aver sculacciata la pietra de mercanti, per tentativi che avesse fatti, non gli era mai riuscito di rifarsi un momento, aveva i cenci dell'uno, e la tinta lugubre dell'altro, con due sopraccigli irsuti in aggiunta che celavano a mezzo le pupille, le quali movevano lente e gravi su d'un bianco reticolato di vene sanguigne e sparso di colori biliosi.

Oh! se a pupilli e vedove Esser vi veggio scampo, Venite a me: le folgori Non seguiranno il lampo: E fosser come porpora Sanguigne l'alme pur, Al par di neve candide Le rivedr

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