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Aggiornato: 10 giugno 2025


Tu mi empi di terrore... ma parla... ma dimmi... E potrei dirle io, e tu ascoltarle? Se io le palesassi, tu vedresti il mio rossore rompere il buio della notte che ne circonda... io morirei di vergogna ai tuoi piedi.

Renduti al padre gli ultimi ufficj d'amore sulla terra, detto addio alle giovenili fantasie, e rivolto uno sguardo pacato al futuro, Damiano aveva veduta chiara, a dinanzi, la ragione del suo dovere; allora conobbe che cosa gli restasse a fare, e seppe la propria sorte. L'insofferenza di , l'incertezza d'una vocazione, la noja della fatica che avvelena le dolcezze dello studio e turba i nostri anni migliori, anche lo sdegno dell'opinione e dei fatti altrui, tutte le tempeste d'un cuor giovine e piagato, furono sopite in lui da quel giorno. Il sentimento dell'impotenza, il rossore e la cupa rassegnazione della povert

Sorrideva, con una fuggevole vampa di rossore sul volto; e bastaron quel sorriso, l'espressione involontariamente carezzevole degli occhi, per segnare un passo grande sulla via delle confidenze.

Un leggiero rossore imporporò le guancie di M

La mistura del rame ne scuopre in breve tempo il rossore, quella dello stagno gli leva il peso, il suono e la vivezza del colore; e tutt'altro che abbiano con loro per coprirne la fraude, dura poco tempo a lasciarne conoscere l'inganno, subito, cioè, che ne sia alquanto dall'uso logorata la superficie.

V enne la ninfa chiesta finalmente, E tutto di rossore il viso ammanta. Lascivia. G alanta mia dicea l'imperatrice A lza la fronte e mira il novo amante!

Non mi è lecito nemmeno di pensare a quella a cui darei la vita. Appena pronunciate queste parole, che gli sgorgarono quasi involontariamente, il rossore della confusione gli montò al viso.

Sergio era restato nel suo letto, immerso in una meditazione profonda, che si traduceva sul suo sembiante, seguendo fasi diverse: ora, con un rapido rossore; ora, con crispazioni delle labbra e dei muscoli del viso; ora, con la fissit

«Rogiero!...» «Yole, sai tu da quanto tempo io porto la tua immagine nel cuore? Ella vi stava prima del palpito.... prima del nascimento; imperciocchè prima di vederti ti amassi. Nel cammino della vita ho mirato le belle figlie degli uomini, ed ho vôlto l'occhio alla terra accorgendomi che venivano da essa. Ho veduto l'altera nell'orgoglio delle sue forme, e non ho desiato. Ho veduto il rossore della timida amorosa, e non ho sospirato.... e diceva a me stesso: cuore di bronzo, non v'è grazia di amore che possa commuoverti? Ma una immagine di bellezza turbava pur troppo il mio spirito, io l'aveva tolta da sembianze mortali.... forse mi si affacciò alla mente, allorchè l'anima ristorata dal riposo torna agli ufficii della vita, e i suoi sogni sono ridenti come le rose dell'aurora. Io anelava angoscioso dietro la figlia della mia fantasia, e sovente nel delirio della passione le indirizzava parole, e: forma divina, io le diceva, esisti tu veramente? Oh! non sparirmi sul primo raggio del sole che sorge. Io per te rinunzierei alla sua luce. Vieni, celeste pellegrina, o silfide, o gnomo,¹ o angiolo, o demone, a fare lieti i giorni della mia vita, e allora Rogiero sospirer

Quante volte, nell'amore più alto di temperatura, nelle loro grandi giornate, egli si era sgomentato, così, di quel volto esangue che nessuna emozione di tenerezza, di entusiasmo, di languore coloriva, giammai! Il bacio più impetuoso rendeva più pallido il posto dove le labbra lo mettevano, sul viso esangue: e un morso vi poteva lasciare un livido, mai mettervi un rossore.

Parola Del Giorno

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