Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !
Aggiornato: 24 giugno 2025
Essa rabbrividì fino nelle ossa, si strinse al braccio dell'avvocato, e quasi trascinandolo, fece ritorno con esso alle sale del ballo. Passando accanto al cardinale Rizzi, aveva sentito l'orrore che si prova al contatto di un'aspide, e a quella sensazione penosa per contraccolpo era succeduto il baleno di un'improvvisa speranza.
A quelle parole, che suonavano un atroce insulto per sua madre, Curzio stette per lanciarsi addosso al principe, gridando: Miserabile! La principessa si frappose anche una volta: il giovane si contenne fremendo. Un riso sarcastico inarcò le labbra sottili di Rizzi. Signora, diss'egli, la vostra carrozza vi aspetta qui fuori.
Le trame tenebrose del principe Rizzi e del suo sicario avevano ricevuto il loro compimento. Era vicina la notte: pochi soldati rimasero a far guardia al morto che si sarebbe trasportato l'indomani. Gli altri ritornarono in citt
Monti, Tognetti e Curzio, e i loro difensori dell'osteria furono legati, ammanettati, e trascinati alle Carceri Nove. Il giudice processante e l'avvocato. Era passato un mese dopo gli avvenimenti narrati nei capitoli precedenti, quando due uomini s'incontrarono nelle anticamere del palazzo Rizzi, e insieme furono introdotti nel salotto della principessa.
E alla maggior gloria del Santo Padre, soggiunse modestamente il cavaliere. L'avvocato Leoni entrò nella sala, e salutò monsignor Pagni. Benvenuto, signor avvocato, disse questi. Vedete che ho mantenuta la promessa che vi feci in casa della principessa Rizzi. A voi è affidata la difesa degli accusati. Ho ottenuta la grazia, disse Leoni, e sono quasi pentito di averla impetrata.
Egli corse al palazzo Rizzi: attraversò l'atrio, salutato dal guardaportone, che lo conosceva; salì le scale. I servi erano tutti affaccendati nei preparativi della festa. Giunto all'anticamera, l'avvocato Leoni chiese del cameriere Giuseppe. Giuseppe, antico servitore della casa Rizzi, era un vecchio dai capelli bianchi, padre di numerosa famiglia. Leoni lo conosceva da lungo tempo.
Intanto i camerieri intimi erano entrati nella stanza del Papa per comporre il suo abbigliamento. Il Papa nero. Lasciammo il cardinale Rizzi quando dalla festa da ballo si era fatto condurre al convento del Gesù, dove si fece annunciare al Padre Generale dei gesuiti. Un tanto visitatore fu ricevuto non ostante l'ora tarda dal Generale.
Come vedete, soggiunse la principessa, che teneva sempre in mano il foglio: quest'ordine di monsignore vi comanda di consegnarmi il prigioniero che io nominerò. Eccellenza, sì. Qual è il prigioniero che devo consegnarle? La principessa Rizzi stava per pronunziare il nome di Gaetano Tognetti, ma nello stesso punto si arrestò, e invece di quel nome emise un grido acutissimo.
Così dicendo, pose in mano a Giano una borsa di danaro. Egli s'inchinò, e partì. La persona che sopraggiungeva nel salotto era il principe Rizzi. S'incontrò sulla soglia con Giano, e scambiò con esso uno sguardo d'intelligenza, poi si avanzò verso la moglie. Essa era raggiante di gioia. Principessa!... diss'egli salutandola con ironica cerimonia. Voi, signore! Vi trovo assai lieta.
Corse a sostenerla: era morta! In quel medesimo giorno il principe Rizzi presentò a sua moglie come un regalo l'anello insanguinato di Curzio, con queste parole: La partita è vinta! La principessa mandò un grido, e fuggì dal palazzo. Poche ore dopo essa era chiusa nel convento delle sepolte vive, dov'era badessa una sua zia.
Parola Del Giorno
Altri Alla Ricerca