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Intanto l'ora del convegno era trascorsa, ed il borsellino s'era impicciolito, ma egli lungi dal rimpiangere la gita perduta, tornò a casa col cuore soddisfatto di avere fatto una buona azione.

Non avrei evitato con ciò mille sciagure, anche per l'avvenire forse?... Ah perchè una di quelle onde impetuose, che entravano nella nave, non l'ha travolta seco?... Ed io che feci il possibile per salvarla?.... Dunque, si può pentirsi del bene, rimpiangere di non aver fatto il male?.... Non lo avrei mai creduto, ma, a quanto vedo, ....

E vorrebbe rivivere Per giornate più liete, Soffocando nel cèrebro Della Scienza la sete,... Per poi forse rimpiangere, Fatto vecchio, gli allori Fra le tazze oblïati e fra gli amori! Viviam!... Rubando un briciolo, Affannosi, all'Ignoto, O tessendo una lirica Ad un pugno di loto, Pensiam che i giorni passano E che forse Arlecchino Vorria rinascer per studiar latino

I doni che le si facevano lungo l'anno, le strenne di Natale, tutto riponeva per quel giorno desiderato e lontano. Ma aveva l'amore gaio; non la si udiva mai rimpiangere la lontananza dell'innamorato. Era sicura di quell'amore come di respirare e di vivere; il più lieve dubbio non era mai sorto nel suo cuore onesto; e quel pensiero del bersagliere la colmava di gioia.

Ah! signora, sclama con un sospiro il mio vicino, voi mi fate rimpiangere sempre più che le donne siano escluse dall'onore di rappresentare la nazione. Io vado adunque a raccontarvi una giornata della mia vita, perchè voi venite di abozzare un quadro fresco, raggiante di felicit

Martino rideva come un imbecille, perplesso nel dubbio, se dovesse andar superbo delle vesti nuove, o rimpiangere la libert

E la coscienza? Non parlare di ciò che tu ignori, fanciulla. La coscienza non è il pentimento, ma il rimpianto. Ora, tu non hai nulla a rimpiangere. Tu soccombi, tu ti sacrifichi, tu mi salvi..., il tuo cuore, i tuoi sensi, la tua volont

D'un Cristo alla tomba dell'Heemskerk non metterebbe conto di far parola, se non fosse un appiglio per far conoscere l'artista, che fu uno dei più curiosi soggetti che siansi mai veduti sulla faccia della terra. Il Van Veen, poichè tale è il suo nome, nacque nel villaggio di Heemskerk sulla fine del secolo XV, e fiorì quindi nel periodo dell'imitazione italiana. Era figliuolo d'un contadino, e benchè si sentisse una certa disposizione per la pittura, era destinato a fare il contadino. Diventò pittore, come molti altri artisti olandesi, per un accidente. Suo padre era un uomo furioso e il figliuolo lo temeva quanto mai. Un giorno il povero Van Veen lasciò cadere in terra la brocca del latte, il padre gli s'avventò addosso, egli fuggì, si nascose e passò la notte fuor di casa. La mattina, sua madre lo trovò, convenne con lui che non sarebbe stata prudenza l'affrontare la collera paterna, gli diede un po' di biancheria e un po' di denari, e lo mandò con Dio. Il giovanetto si recò ad Haarlem, ottenne di entrare nella scuola d'un pittore di grido, studiò, riuscì, andò a perfezionarsi a Roma, non diventò un grande artista, chè anzi l'imitazione italiana gli nocque, trattò il nudo con rigidezza, ed ebbe uno stile manierato; ma fu un pittore fecondo e pagato, e non ebbe a rimpiangere la vita dei campi. Ma qui sta la sua originalit

Tornando a Londra mi seguì un caso che mi fece rimpiangere amaramente di non sapere l'inglese. Nel vagone c'era un signore che fumava la pipa: io accesi l'ultimo sigaro virginia d'una reliquia di mazzo che avevo portato da Parigi. L'avevo appena acceso, quando entrò una signora. Io faccio un atto come per domandarle se il fumo le d

Colla morte di Annibale Perrone la scienza ebbe a rimpiangere una forte speranza spenta troppo presto per l'onore della patria. Amici, colleghi, discepoli, corpi scientifici, riviste italiane e straniere ripeterono per un anno l'elogi che segue ai valorosi e benemeriti cittadini; un busto di marmo fu innalzato nel cimitero dov'è sepolto... ma ad altre cose ebbe poi a pensare il mondo.