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Aggiornato: 9 giugno 2025
Il dado era tratto. In quell'ora si decideva della sua sorte. Che cosa avrebbe pensato Clementina, ricevendo il viglietto? Gli avrebbe risposto? Lo avrebbe incoraggiato a tornare da lei? Come gli parve lungo il tempo, che dovea mettere il servo ad andare e tornare! Finalmente egli giunse. Non era stato più di mezz'ora, e ad Ariberti era parso gi
Dicotelo: che poi che essi hanno conceputo l'amore grande a la consolazione, come decto è, ricevendo poi la consolazione o visione, in qualunque modo l'avesse, sente allegrezza perché si vede quello che ama e desiderava d'avere; e spesse volte potrebbe essere dal dimonio, e sentirebbe pure questa allegrezza: della quale allegrezza Io ti dixi che, quando ella era dal dimonio, questa visitazione della mente veniva con allegrezza e rimaneva con pena e stimolo di coscienzia e vòtia del desiderio della virtú.
Povera signora!... ancora così giovane... così dolce, affabile e tanto disgraziata! E il buon signor Ambrogio sospirava anche alla stazione, mentre aspettava la signora duchessa; e pensava, con un certo orgasmo, che se le avesse telegrafato soltanto il giorno dopo, egli sarebbe stato a Torino per la Banca, non avrebbe avuto il dispaccio, e la signora duchessa arrivando e non vedendolo e non ricevendo nessun avviso.... chiss
I servi rimasero muti e confusi; nessuno si movea. Dorotea parlò di un'altra porta che dalla galleria dello scalone metteva nell'anticamera del salotto, ed era per conseguenza assai più vicina alla camera da letto. Il conte vi andò, ma tutti i suoi sforzi furono inutili; per cui la fece atterrare. Esso entrò pel primo; Enrico lo seguì co' più coraggiosi, e gli altri aspettarono sulla scala. Regnava in quel luogo il più cupo silenzio. Entrato nel salotto, il conte chiamò Lodovico, ma, non ricevendo risposta, aprì egli stesso, ed entrò. Il silenzio assoluto regnante col
La grama famiglia tirava innanzi come Dio vel dica, ricevendo di quando in quando un sussidio dal parroco, e impegnando o vendendo nei giorni di maggior penuria qualche capo di rame o di biancheria. Il povero vecchio gemeva secretamente di essere a carico della figlia e della nipote, e si rimproverava di togliere loro il pane di bocca. Alle volte fingeva di non aver fame per mangiar poco, o per astenersene del tutto. Queste privazioni lo costringevano poi ad un atto, pel quale aveva grandissima ripugnanza e vergogna. Dopo aver condotto i due fanciulli alla scuola infantile, il che era sua incombenza, girava una contrada remota, o si appostava sotto una porta, aspettando al varco qualche persona ben vestita per domandarle con voce tremante un poco di carit
Pietro con la predicazione e doctrina e ne l'ultimo col sangue; Gregorio con la scienzia e sancta Scriptura e con especchio di vita; Silvestro contra gl'infedeli e maximamente con la disputazione e provazione che fece della sanctissima fede in parole e in facti, ricevendo la virtú da me.
Ma se finisce in amore di virtú, riceve infinito bene, e se finisce in odio, sta in infinito odio ricevendo l'ecterna dannazione, sí come Io ti dixi quando ti contiai che s'annegavano per lo fiume; intanto che non possono desiderare bene, privati della misericordia mia e della caritá fraterna, la quale gustano e' sancti l'uno con l'altro, cioè della caritá di voi, perregrini viandanti in questa vita, posti qui da me per giognere al termine vostro, di me, vita etterna.
Essi portano con pazienzia e passano le spine actuali e non lo' tocca el cuore, perché 'l cuore loro è tracto di loro per amore sensitivo e posto e unito in me per affecto d'amore. Bene è dunque la veritá che costoro gustano vita etterna, ricevendo l'arra in questa vita. De' mali che procedono da la cechitá dell'occhio de l'intellecto.
Poi che egli è intrato l'amore a possedere, comincia a gustare ricevendo molti vari e diversi fructi di consolazione; e ne l'ultimo, perseverando, riceve fructo di ponere la mensa: cioè, poi che l'anima è trapassata dal timore a l'amore delle virtú, si pone la mensa sua. Che fructo riceve l'anima di questo terzo stato delle lagrime?
Noi crediamo che sia un lento veleno del corpo, col risultato dell'ebetismo della mente, da distinguersi dalla solitudine temporanea talvolta necessaria e gradita. Eppure il misero Alfredo, per effetto del vuoto nella sua anima, viveva ormai a guisa di un anacoreta, trascurando affatto o quasi le prime esigenze fisiche, e ricevendo in casa sua ed a malincuore, soltanto i famigliari.
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