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Aggiornato: 7 giugno 2025
Senonchè il conte Leonardo, che, dopo l'effetto del suo razzo, ci teneva a mettere un altro po' di rumore in mezzo alla comitiva sì degnamente presieduta dal Morganti, lasciò andare sulla tavola un pugno così sonoro, che fe' saltare le carte e per poco non mandò in rovina bottiglie e bicchieri.
Ed ecco che Anne-Marie spicca la volata della cadenza ascendente, e si ferma sul pianissimo «re in alt», colla morbida sicurezza con cui una piccola volatrice di trapezio mette dopo un volteggio il piede fermo. Bemolle, che stava in piedi, si siede improvvisamente. Il Professore che era seduto, si alza in piedi. Ora Anne-Marie lancia come un razzo la seconda cadenza.
L'asino, il sacco ed il mugnaio formavano un gruppo d'una mezza tinta uniforme come il marmo piramidale secondo le leggi scultorie, e spiccava pittorescamente sul verde scuro del bosco che formava il fondo del quadro. Mi riuscì dunque agevole impadronirmi del mulino in un momento opportuno, e gettare qualche razzo incendiario, in via d'esperimento.
Appena Marta pose il piede nella casa gialla, sul canto di piazza, urtò un cestino dove un bimbo muoveva i primi passi; mentre curvavasi ad accarezzare il bimbo, uscì come un razzo, da una porta laterale, una ragazzotta sui venticinque anni, bruna, ardita, con due occhietti che sembravano granelli di pepe, e senza aspettare che Marta od Alberto parlassero, con facile loquela li invitò ad entrare, dicendo che la padrona li aspettava, che li avrebbe visti tanto volentieri.
Dunque, le faccio venire? Fa pure, sei tu la padrona. E Carmela corse, anzi volò alla sua vecchia casa, entrò come un razzo, e disse: Mamma? Graziella? venite, venite, il babbo vi perdona. Graziella la guardava stupefatta, Anna era muta dalla sorpresa. Finalmente Graziella le gettò piangendo le braccia al collo, e le disse: Sei stata tu, non è vero, a far decidere il padre? Quanto sei buona!
Nè la più parte di quei marinai avevano veduto mai bòlidi; nessuno ne aveva mai veduto uno così fuor di misura; e del resto, ad ogni fenomeno naturale di cui non si conosce la causa, è più facile sgomentarsi che rinfrancare gli spiriti. Che cosa significava quel razzo? era esso il principio del finimondo? non prenunziava forse tutta una sequela di scoppi e di rovine?
Ma che morte? prese a dire il vecchio oste, affè di D... ma che? abbiamo forse paura di poche palle e di qualche razzo? e non si attende un rinforzo dalla parte del mare, dalla Corsica, un rinforzo di trentamila uomini? E chi vi ha detto queste fandonie? saltò su bruscamente un uomo di mezza et
Di quando in quando, una scappata, un razzo, l'iniziamento di una serie di studi sur un particolare soggetto presto interrotta e non più ripresa; nient'altro.
Vi fu un movimento in tutta la folla, e quel mormorìo che precede, che precorre lo scoppio dell'entusiasmo: Matteo Cantasirena, maestoso, imperioso, imponente lo frenò, alzando, stendendo le mani: aveva dell'altro a dire: Abbasso! Silenzio!... e non si udì che il sst di Gesualdo Arcangeli allungarsi stizzoso e sibilante, come un razzo, su tutte le teste.
«Spacciate una compagnia a quel covo di ladri laggiù! diceva il capo della brigata, levandosi il cannocchiale dall'occhio e segnando con quello il convento: fucilino quanti coglieranno armati, monaci o villani. Le donne, i vecchi, i fanciulli, se ve ne saranno, guai a chi torce loro un capello!» Un cavaliere partì come un razzo, a far l'ambasciata.
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