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Aggiornato: 15 maggio 2025


Matteo Cantasirena sorrise, s'inchinò, aspettò. Nessuno applaudì. Egli si forbì la bocca, leggermente, col fazzoletto bianco, tornò a sorridere. Silenzio. Allora incominciò: "Cittadini, amici, cooperatori...." e cercando, fissando coll'occhio Gesualdo Arcangeli che gi

Gesualdo Arcangeli, come per attestare pubblicamente la sua adesione, si precipitò verso il palco stringendo la mano al conferenziere ripetutamente, ma pur costatando e riassumendo nella ingenuit

Uno dato di Napoli a 20 febbraio tredicesima Ind. , accetta che Elia di Gesualdo milite si fosse esposto a gravi pericoli per Carlo I nella guerra con Manfredi, e gli avesse fornito in prestito una grossa somma di danaro, senza la quale Carlo non avrebbe potuto compiere la impresa; ond'ei gli diè in merito la baronia di Gesualdo, confermata poi da Carlo II col presente diploma.

Scoppiarono gli applausi; ma furono tosto soffocati dal rumore, dall'accalorarsi delle discussioni varie, assordanti. Gesualdo Arcangeli gesticolava come un ossesso; si capiva, doveva trovarsi in mezzo ad un gruppo di dissidenti, di oppositori. Le parole che si udivano qua e l

Ma il gruppo, d'un tratto, fu sbaragliato, attraversato da Gesualdo Arcangeli; lo scultore entrò nella sala, col cappello in testa, la cravatta rossa, burbanzoso, minaccioso come se volesse fare a' pugni con tutto il mondo.

Salgo un momento!... disse a un tratto Eleonora rivolta a Pio Calca, a monsignor Meneguzzi, a Gesualdo Arcangeli, al Fontanella, al Palazzoli, a tutta quella folla d'uomini che le si stringeva d'attorno, avida, bramosa, riscaldata dalle sue spalle nude, dalla sua bocca ridente, dalle sue trecce bionde, quasi disfatte pel loro peso e che le ricadevano sulle spalle con una mollezza tentatrice.

Viva! Viva! Alla duchessa! Alla salute della duchessa! gridarono entusiasticamente tutti i convitati, soffocando persino la voce di Gesualdo Arcangeli che urlava come un indemoniato: Alla bionda regina di tutte le bellezze per Dio! E nella foga, nell'impeto, toccando il bicchiere con quello di Pio Calca, gli rovesciò addosso tutto lo sciampagna.

Gesualdo Arcangeli applaudì, solo, per qualche secondo, poi qualche altro.... Cantasirena sorseggiò un po' d'acqua, si asciugò il sudore, indi continuò: "Meno agevole mi sarebbe il riassumere qui, o signori, i vantaggi immediati, sicuri, della nostra iniziativa. Voi tutti gi

Tuttavia, lungo la strada, in mezzo alla gente, il Fontanella e il Calca riuscirono a contenersi, a dissimulare.... Si fermarono cogli altri, al caffè, a bere il vino bianco offerto da Gesualdo Arcangeli, gi

Gesualdo Arcangeli, ch'era seduto vicino, si volse, minacciando col pugno; si alzò: lo stormo dei ragazzi sparì strillando e fischiando e il Tolomei cominciò: Signori.... Ma fu interrotto di nuovo. In fondo alla sala, succedeva un tafferuglio, venivano alle mani. Erano alcuni operai del Fontanella che volendo entrare ad ogni costo, urtavano, schiacciavano la gente.

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