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Aggiornato: 9 giugno 2025
In questi discorsi eravamo giunti al viale dei pioppi. La signorina Wilson, venuta su da un'altra parte, non lo aveva ancora veduto. Ne fu tutta ammirata, innamorata, rapita al settimo cielo. Sincera, vivace, tutta di primo impeto, aveva facili le espansioni, come pronta la lingua. Di quella maravigliosa piantata di pioppi volle fare uno schizzo nel piccolo albo che portava sempre con sè. Furono pochi segni di matita, ma sicuri ed efficaci. Gran diavola, l'ho gi
Senza fine la baciai, la baciai, mentre Graziella implorava come in sogno con una voce monotona quasi meccanica piangendo felice. Lavami, lavami, lavami, amore, lavami! La camera si gonfiò di delirio e di fantasia. Navigava in cielo, forse rapita dalla corrente della via Lattea. Notte illimitata, ebbra di sublime. Notte fuori dallo spazio e dal tempo.
Come al gettar olio sul fuoco, tal divampò Ramengo nell'intendere parole, che gli rammentavano quanto esso pure avrebbe potuto godere di quella consolazione; e come gli fosse stata rapita, diceva egli, da quel Franciscolo che ora n'era beato.
Non passò guari, ed innanzi ad una sentinella normanna cadeva un verrettone, nelle cui ale andava innestata una pergamena. Passavan cheti e taciturni avanti Senza ronde scontrar nè sentinelle; Quando cessaro all'improvviso i canti, E i gridi e gli urli andar fino alle stelle TASSONI, La Secchia rapita, IV.
L'Amoretti si trattenne, pregato anche dalla signora Teodora. Parlò molto con lei: le facea di continuo domande relative a Diana, con molta circospezione, per non scuoprirsi. Alla fine salì Marco Alboni. Subito l'Amoretti lo riconobbe alla voce: egli era Jacopo Scovazzo: l'uomo che avea udito confabulare, tra le rovine, la sera in cui Diana era stata rapita.
L'anima di Anne-Marie era lontana. Lo Spirito della Musica era sceso su lei, e l'aveva avvolta nel turbine delle risonanti ali: l'aveva rapita, involata, sommersa nelle favolose onde del Mistico Mare dei Suoni. Fräulein, non ho più denari. Non posseggo in tutto il vasto mondo neppure la meschina e trascurabile moneta che si chiama un soldo.
che getta un rapido saluto e rapido cade nel perso aere.... Morbida reclini in seno al tuo diletto e sogni nella rapita immagine, una casetta sogni di candide nevi coperta e un fuoco e un palpito d'amor nella silente erma campagna e senza fine un giubilo; una casetta che april di glicini circondi e irraggi il sol di fulgidi eliotropi sull'orlo d'una verde ombrosa solitudine!
Era egli un ricco banchiere, ed aveva calcolato la spesa alla tavola pittagorica del suo amore. Una duchessa del sobborgo Saint-Germain sarebbe stata rapita di quei doni. Regina vi prestò poco o punto attenzione. Ella faceva alle sue amiche gli onori dell'esposizione di quei regali, come un custode mostra e spiega i diamanti della Corona per una fredda ed insipida nomenclatura.
Pensieri terribili si urtavano nel suo cervello: la sua mente non poteva distaccarsi da Adriana e si chiedeva chi fosse l'uomo che gliel'aveva rapita. Il nome del marchese Diego gli corse sulla bocca e lo ripetè più volte con una specie di delirio. Sì... doveva essere lui, il preferito del conte Patta. Ma Adriana non aveva sempre detto che l'odiava?
Un'ora dopo l'arrivo del Selvaggio, la imperiosa Anne-Marie era soggiogata e rapita; Fräulein, sollecita e felice, s'affaccendava per rifocillarlo e ristorarlo; e Nancy, calma e serena in poltrona, lo contemplava; e le pareva che nulla più al mondo potesse perturbarla o ferirla.
Parola Del Giorno
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