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Aggiornato: 1 maggio 2025


Se fu ne' grandi corpi molto industre Natura, ove mirabil officina corcò, quanto piú parmi saggia e illustre fingendo l'apa in forma piccina! l'apa sol, ma ciò ch'umor palustre nudrisce, dico, o riscaldata brina, donde sbucarse veggio tarli e culci, vespe, cicade, mosche, ragni e pulci.

Monti di Borzoli. E un venni a te, cappelletta sulla montagna. Avevi la facciata al mare, la scabra facciata su cui il mattino dava rosari di perle colle gocce di rugiada tremolanti sui fili dei ragni; su cui la sera stendeva palii di luce freddissima coi raggi della luna.

Maledizione!... Come le farfalle e le mosche, voi avete delle trombe, per pompare le forze e il profumo del maschio!... Come i ragni, voi vi colorite così da somigliare a bocciuoli di rose, ed esalate persino dei profumi inebbrianti per attirare insetti come noi, ghiotti di fiori!... Vi coprite di squame, per somigliare al mare imbrillantato dal sole, e la nostra sete di freschezza ci fa vostre vittime!

E sono ancora candori abbaglianti, come di campi nevosi, come di giogaie iperboree; e sono ancora immense fuliggini, come tediose tele di ragni colossali; e sono ancora monti di porpora e d'oro, miserabili cenci sdruciti, scaglie opaline di madreperla, ghirlande di rose, mucchi di sassi.

Dorme, poggiata il capo a 'l davanzale de 'l balcon fiorentino, la Titania di Shakspeare; e un divino sogno da 'l cuor lunatico le sale. Una rete d'argento siderale i suoi capelli accoglie, e luminose fasciano le spoglie, dei colùbri la sua forma ideale. Per lei tramano i ragni, su l'opale de l'aria, le sottili opere in tra li stipiti; ed i fili aurei tremano a l'alito immortale.

«Intanto, se questa lettera non è il Waterloo del mio povero amore, seguitiamo ad amarci da lontano. Scriviamoci della lirica epistolare. Ed, imitando quei grossi ragni da giardino di cui avevate tanta paura nelle nostre gite campestri, gettiamo delle fila che forse il vento romper

41 Essendo la battaglia in questo stato, l'imperatore assalse il retroguardo dal canto ove Marsilio avea fermato il fior di Spagna intorno al suo stendardo. Con fanti in mezzo e cavallieri allato, re Carlo spinse il suo popul gagliardo con tal rumor di timpani e di trombe, che tutto 'l mondo par che ne rimbombe. I nimici faranno opra di ragni, se non manchiamo noi del dover nostro.

La polvere s'era addensata sugli scaffali dei libri; i ragni erano venuti ad attaccare i loro fili sovra alcune tele preziose di scuola fiamminga; da per tutto dove prima era l'ordine, regnava la trascuranza; si vedevano vasi di Sassonia posti alla rinfusa, e le più belle armi delle fabbriche di Boston giacenti confusamente in mezzo ad alcune vecchie medaglie irruginite.

I moscherini e i piccoli ragni si agitavano fra le pianticelle in cerca di nutrimento. Dappertutto un gran moto, una gran gioia, una gran festa nell'assalirsi, nello schermirsi, nel divorarsi a vicenda. Apriletta si arrestava tratto tratto a contemplare quegli episodii della distruzione e della morte, dai quali perpetuamente si genera e si mantiene la vita dell'universo.

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