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Aggiornato: 14 giugno 2025
122 Con queste ed altre er infinite appresso querele il re di Sarza se ne giva, or ragionando in un parlar sommesso, quando in un suon che di lontan s'udiva, in onta e in biasmo del femineo sesso: e certo da ragion si dipartiva; che per una o per due che trovi ree, che cento buone sien creder si dee.
Si chiamavano in Venezia «denunzie secrete» alcune teste spaventose di marmo, fitte nelle muraglie de' magistrati, le quali teste o mascheroni avevano una gran bocca aperta, in cui i delatori, che volevano star celati, scagliavano le querele scritte in una cartuccia contro coloro che volevano accusare ed esporre a' processi d'inquisizione. Stanza 53. ...fatto vecchio servente a Galerana...
Come dentro son giunti, ed ella il posa Sovr'auree sete ed odorate tele, Indi le piaghe sue mira pensosa, Indi comincia a rinnovar querele: O di stato mortal grandezza odiosa! O spettacol di Regi empio e crudele! Ed io dannata a miserabil scempio Perchè ci nacqui d'infelici esempio?
134 Aspro concento, orribile armonia d'alte querele, d'ululi e di strida de la misera gente che peria nel fondo per cagion de la sua guida, istranamente concordar s'udia col fiero suon de la fiamma omicida. Non più, Signor, non più di questo canto; ch'io son gi
Oh, ma cessate una volta, interruppe Marco con dispetto, son parole codeste gettate ai vento, querele inutili, lamenti perduti! Diavolo, in fin dei conti non vi meno all'inferno! Anzi è un bel giovinotto che vi aspetta, galante quanto ricco, ricco quanto generoso. Egli vi ama e non cercher
Sventuratissimo Polifemo! Quanti caldi sospiri, quante ardenti proteste, quante vane querele, che Ovidio ha raccolte, e non paion troppe al bisogno, in quella stemperata fuga d'esametri delle sue Metamorfosi! Che farci? Egli è la scarmigliata vecchiaia, ed Aci è la florida gioventù. Inoltre, il disgraziato Polifemo ha un occhio solo, quasi a significare la sua vita dimezzata.
Quivi per nova via strano veneno Sorse d'inferno, onde bolleano i petti, Sì ch'allentando a le querele il freno Di novo udiansi germogliar sospetti; Ma del vostro AMEDEO non venne meno L'ardor de l'opre, ed il fervor de i detti, Sì che valse a ritrar dal calle oblico Per drittissima strada il fiero Enrico.
34 Di vedovelle i gridi e le querele, e d'orfani fanciulli e di vecchi orbi, ne l'eterno seren dove Michele sedea, salir fuor di questi aer torbi; e gli fecion veder come il fedele popul preda de' lupi era e de' corbi, di Francia, d'Inghilterra e di Lamagna, che tutta avea coperta la campagna.
Egli discese le scale, vide l’uscio aperto, si percosse la fronte, irruppe fuori urlando, chiamando in torno a sè i lavoratori, chiedendo a tutti se avevano visto il porco, se l’avevano preso. Egli moltiplicava le querele, sollevava ognora più le voci; e il doloroso schiamazzo, risonando per tutta la riviera, giunse fino alli orecchi di Ciávola e del Ristabilito.
Quei l'alta donna reverente onora; Ed ella a lui, che le s'inchina avanti; Alcasto, il nostro Re dove dimora? E perchè quì tante querele e pianti? Il Capitan per la pietate allora Colma di più dolor voce e sembianti, Ed a Sultana la miseria indegna Con modo accorto palesar s'ingegna.
Parola Del Giorno
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