United States or Western Sahara ? Vote for the TOP Country of the Week !


La infelice Didone, secondo Virgilio, per un forestiero affabile, mai piú non veduto, subitamente dimenticò il lungamente e molto amato Sicheo; assai bene verificando quello che l'autore, nel Purgatorio, delle femmine dice: Per lei, assai di lieve si comprende quanto in femmina fuoco d'amor dura, se l'occhio o 'l tatto spesso nol raccende.

Gia` s'inchinava ad abbracciar li piedi al mio dottor, ma el li disse: <<Frate, non far, che' tu se' ombra e ombra vedi>>. Ed ei surgendo: <<Or puoi la quantitate comprender de l'amor ch'a te mi scalda, quand'io dismento nostra vanitate, trattando l'ombre come cosa salda>>. Purgatorio: Canto XXII

Se lento amore a lui veder vi tira o a lui acquistar, questa cornice, dopo giusto penter, ve ne martira. Altro ben e` che non fa l'uom felice; non e` felicita`, non e` la buona essenza, d'ogne ben frutto e radice. L'amor ch'ad esso troppo s'abbandona, di sovr'a noi si piange per tre cerchi; ma come tripartito si ragiona, tacciolo, accio` che tu per te ne cerchi>>. Purgatorio: Canto XVIII

per ognun tempo ch'elli e` stato, trenta, in sua presunzion, se tal decreto piu` corto per buon prieghi non diventa. Vedi oggimai se tu mi puoi far lieto, revelando a la mia buona Costanza come m'hai visto, e anco esto divieto; che' qui per quei di la` molto s'avanza>>. Purgatorio: Canto IV

verso di te, che fai tanto sottili provedimenti, ch'a mezzo novembre non giugne quel che tu d'ottobre fili. Quante volte, del tempo che rimembre, legge, moneta, officio e costume hai tu mutato e rinovate membre! E se ben ti ricordi e vedi lume, vedrai te somigliante a quella inferma che non puo` trovar posa in su le piume, ma con dar volta suo dolore scherma. Purgatorio: Canto VII

«Non aver tema», disse il mio segnore; «fatti sicur, ché noi semo a buon punto; non stringer, ma rallarga ogne vigore. Tu se’ omai al purgatorio giunto: vedi l

La plebe e la borghesia napoletana, che non sono eretiche, se ne vanno in solluchero per le anime del purgatorio. Si scrocca, si ruba, prostituisce ognuno ciò che può, si fa tutto il male possibile, tutte le ribalderie.... peccato veniale! Si d

La seconda sorgente di ricchezze i preti la derivavano al capezzale degl'infermi ove padroni dei loro ultimi istanti, colle paure dell'Inferno e del Purgatorio da loro suscitate, carpivano legati e bene spesso l'intere eredit

Si diceva sommessamente che il Carpigna avesse aiutato una mano a rovinarlo e che la messa ch'egli faceva dire ogni 23 settembre avesse lo scopo di versare un secchio d'acqua sopra una pover'anima del purgatorio, se c'era bisogno. Ma eran cose vecchie di trent'anni fa, forse anche di più.

E le Romane antiche, per lor bere, contente furon d’acqua; e Danïello dispregiò cibo e acquistò savere. Lo secol primo, quant’ oro fu bello, savorose con fame le ghiande, e nettare con sete ogne ruscello. Mele e locuste furon le vivande che nodriro il Batista nel diserto; per ch’elli è glorïoso e tanto grande quanto per lo Vangelio v’è aperto». Purgatorio · Canto XXIII