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Aggiornato: 3 giugno 2025
Giacomino mette fuori la punta di un occhio: sbircia, e torna ancora a nascondere la testa fra le braccia. Sì, perchè quell'uomo è ancor lì, anzi era lui quell'uomo che faceva quel curioso rumore e non sapeva prima quello che fosse col fiato.
Poco fa, quando gli parlai di mia sorella era diventato gaio e pareva felice. Come ora è diventato triste? Si direbbe che ha lasciato qualche cosa a Machmudiech... si direbbe che s'allontana a malincuore. Egli tornò indietro in punta di piedi e osservò minutamente il compagno. S'accorse che aveva gli occhi rivolti al villaggio e precisamente verso il caffè.
Qual e` quella ruina che nel fianco di qua da Trento l'Adice percosse, o per tremoto o per sostegno manco, che da cima del monte, onde si mosse, al piano e` si` la roccia discoscesa, ch'alcuna via darebbe a chi su` fosse: cotal di quel burrato era la scesa; e 'n su la punta de la rotta lacca l'infamia di Creti era distesa
Giuliano districò pianamente le proprie dita dalle dita di sua moglie, depose con delicata cura la mano di Milla sulla rimboccatura del lenzuolo, poi quasi furtivamente, in punta di piedi, uscì dalla stanza.
ESSANDRO. Quel che è fatto non può farsi che non sia fatto. GERASTO. Accomodaremo questo fatto poi con un altro fatto. ESSANDRO. Merito per ciò, dunque, d'esser ucciso? GERASTO. Ucciso, no; ferito di punta, ben sí, se il pugnale non mi vien meno, almeno finché ne serò satollo. ESSANDRO. Sète voi tanto crudele? GERASTO. A te è una pietá l'esser crudele.
Diede uno sguardo ad Alberto, il quale aveva infilato la punta di un sigaro in uno stecchino, lo stecchino nel tappo di una bottiglia, mantenendo il sigaro trasversale, ed accostata una candela all'altra estremit
Siamo di punta coi bersaglieri ciclisti in contatto silenzioso col nemico. Un razzo enorme sfascia il suo fuoco nel cielo. Sono gli arditi che indicano al comando il punto estremo conquistato. Giunge a cavallo un maggiore affannato. Con voce rotta dall'emozione dice al generale: Vi è un tiro di artiglieria infernale sulla nostra destra. Minaccia di accerchiamento. Bisogna ripiegare. Ritirata.
Io lo sapevo, e sono tranquillo. Tacquero un istante. Bruno vedeva che Nicla combatteva una battaglia con sè stessa, e voleva e non voleva, ed era inquieta. Alfine ella si decise, e chinando il capo a guardarsi la punta delle scarpette, disse: Bruno! Che c'è? Nicla tacque di nuovo. Bruno rise. Devi dirmi una cosa difficile! osservò. Sì, confessò Nicla. Aiutami! Come posso aiutarti?
Si slanciavano alla carica a due, a dieci insieme, a uno a uno, in fondo alla valle, sulle colline, davanti e ai fianchi della carovana, nella direzione del nostro cammino e in direzione contraria, sparando e urlando senza posa. In pochi minuti la valle fu piena di fumo e d'odor di polvere come un campo di battaglia. Da ogni parte turbinavano cavalli, lampeggiavano fucili, sventolavano caic, svolazzavano cappe, ondeggiavano caffettani rossi, gialli, verdi, azzurri, ranciati; scintillavano sciabole e pugnali. Ci passavano accanto ad uno ad uno, come fantasmi alati, vecchi, giovanetti, uomini di forme colossali, figure strane e terribili, ritti sulle staffe, colla testa alta, coi capelli al vento, col fucile disteso; e ognuno, sparando, lanciava un grido selvaggio che gl'interpreti ci traducevano. Guai a te! Madre mia! In nome di Dio! T'uccido! Sei morto! Son vendicato! Altri dedicavano il loro colpo a qualcuno. Al mio padrone! Al mio cavallo! Ai miei morti! Alla mia amante! Sparavano in alto, in terra, indietro, chinandosi e rovesciandosi come se fossero legati alle selle. Ad alcuni cadeva in terra il caic o il turbante; tornavano indietro di carriera, e lo raccoglievano, passando, colla punta del fucile. Parecchi roteavano l'arma al di sopra del capo, la buttavano in aria e la riafferravano con una mano. Eran gesti convulsi, atteggiamenti temerari, urli e sguardi di gente inebbriata che rischiasse la vita con una gioia furiosa. Molti slanciavano il cavallo come se si volessero uccidere; volavano, sparivano e non tornavano che lungo tempo dopo colla faccia stravolta e pallida di chi ha visto in faccia la morte. I più dei cavalli grondavano sangue dal ventre; i cavalieri avevano i piedi, le staffe, l'estremit
Ecco la signorina Luise venir saltando in punta di piedi con un dito alle labbra, portarsi via, a gesti, i Topler e i Treuberg per far loro vedere qualche cosa. Rimasi ancora solo con miss Yves.
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