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Aggiornato: 20 giugno 2025
tal qual di ramo in ramo si raccoglie per la pineta in su 'l lito di Chiassi, quand'Eolo scilocco fuor discioglie. Gia` m'avean trasportato i lenti passi dentro a la selva antica tanto, ch'io non potea rivedere ond'io mi 'ntrassi; ed ecco piu` andar mi tolse un rio, che 'nver' sinistra con sue picciole onde piegava l'erba che 'n sua ripa uscio.
Qualcuno si voltava a guardare la fanciulla biancovestita, i cui occhi brillavano soavemente sotto la nera e trasparente aureola del cappello; ma ella non vedeva nulla, si piegava ogni tanto a guardare il suo compagno, per osservare se l'umor torvo si fosse allontanato. Ma che avete? chiese, alla fine, agitata.
Incapace a reggersi, piegava il capo sopra un guanciale, su una spalliera di poltrona, su tutto ciò che poteva darle l'illusione di una carezza. Perduta nelle immagini d'amore scioglieva i capelli, e, attorcigliandoseli sul volto, ne aspirava l'aroma giovanile, gemendo il proprio nome «Marta, Marta!», che la notte raccoglieva e agli echi deserti della campagna ripeteva «Marta, Marta!»
L'esercito non può fargli dimenticare che c'è della gente che soffre ingiustamente. Don Davide: Vedremo. Chiesi: Non sì tratta di voi, don Davide. Voi siete qui per «fini speciali». Don Davide intingeva la penna con un risolino, la piegava dolcemente sul pezzetto di carta che si teneva a destra, e si rimetteva a scrivere. Nessuno ha mai potuto leggere una riga dei suoi manoscritti.
Il Visconti pensò e ripensò a quel che dovesse fare; ma di lì non era via d'uscire. Quando s'era impadronito di Valenzia, avendo allora altro disegno in mente, non aveva pensato ridursi dove la Republica non avrebbe potuto raggiungerlo. Valenzia, che tutto aveva sentito, disse: «Ah! io sono perduta, Iddio mi abbia misericordia!» e piegava la testa quasi aspettasse l'estremo colpo della mannaia.
Erano le dieci di sera. La luna si alzava scialba scialba dietro le montagne di Arax-Kol, i cui picchi aguzzi apparivano al disopra delle foreste e un venticello fresco fresco corrugava la placida superficie delle acque e piegava con lieve mormorìo le canne e le grandi foglie dei papiri.
La conversazione intanto si faceva più animata in qualche gruppo; e se ne togli l'immobile circolo della padrona di casa, tutti gli altri, cavalieri e dame s'aggiravano di su, di giù, contraccambiavansi cortesie e saluti, parlavano di musica, di mode, di corsi e d'altre nullaggini. L'Illustrissimo non aveva ancora finito di chiacchierar colla contessa forestiera; ma dalle gentilezze di prima il colloquio piegava a non so qual vaga e indolente querela sul tedioso vivere in una citt
Mutò pensiero a un tratto: Fammelo tu, ma bello! Un soldato con cappello da bersagliere. Un'altra volta, risposi: Oggi sono occupato. Allora me ne vado. Era corso verso una pianta di bambù. Ne accarezzava le foglioline, ne piegava gli esili rami. Come si chiama questa pianta? Bambù. Quella di cui si fanno le mazzettine? Sì. Me ne farai una?
La madre ritta a pochi passi da loro li contemplava in consolato silenzio, e benediceva dal cuore la fortuna toccata ad Emma sua; la quale di volta in volta piegava mollemente la leggiadra testolina verso la mamma e rispondeva con un sorriso tutto vergineo e pudico ai baci che questa le inviava ed ai saluti della mano.
La sua bocca non sorrideva come sempre; anzi aveva un non so che di sciupato, come la bocca di chi voglia reprimere un intenso piacere, un dolore acuto. Per non guardare lei, guardavo la candela gocciolante; cercavo di non pensare ad altro che agli scrosci fragorosi del vento. La fiammella si piegava, sfuggiva, guizzava, in rapidissimi fiocchi neri.
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