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Aggiornato: 24 giugno 2025
TRINCA. Piangeva la poverella amarissimamente; e, non potendo esser vostra moglie, purché fusse amata da voi, si contentava non solo d'esservi sorella, ma umilissima schiava. ATTILIO. Dunque Sulpizia è la nostra Cleria sorella?
Tutti que' giorni la povera ammalata li passò sola sola, nella misera cuccia. Spesso la febbre le cagionava un sonno intenso, morboso, e allora, ne' deliri angosciosi, vedeva la mamma in un letto tutto bianco, che moriva, e Menico le piangeva accanto.
La voce di Mortella. Salvestra! Salvestra! La Salvestra. Eccomi, sono qui, sono qui, signorina. La voce di Mortella. Ah, chi m’ha legata? È una voce di sgomento, una voce d’ambascia, ancóra appresa nel buio del sonno. La Salvestra. Non mi sono mossa, non mi sono mossa. La voce di Mortella. Ah, chi piangeva su me?
La fanciulla piangeva; il signor Fedele era quasi commosso; il padre Anacleto coglieva il modo di quetare la cieca, e diceva: «Come! e tu Bianca non hai detto a tua zia, che lo sposo t'ha promesso di stare quassù; di far tua, se vorrai, tutta la valle; di riedificare il castello..., e tante altre bellissime cose? Datti pace Maria, tu starai sempre con essi, sarai l'angelo consolatore della loro casa; ma ora per carit
Quando essa apriva gli occhi egli la guardava con affezione, e se la piccina piangeva, le lambiva il viso e le mani per consolarla.
LIDIO maschio solo. D'un gran periculo uscito sono; e, a gran pena, io medesimo non so come. Io ero, si può dir, prigione e di Fulvia e di me piangeva l'infelice sorte quando ecco uno, menato da Fessenio, salta in camera dalla finestra di dreto. E subito vestissi de' panni miei e me dei suoi.
Essi, nel cortile, tumultuavano: le povere serve, in cucina, manipolavano la pasta, instupidite: su, nello stanzone, il parroco aveva confessato e dato l'assoluzione a tutti i suoi parenti. La piccolina di donna Cariclea spalancava gli occhi, spaventata: ma non piangeva. A un tratto, il pesante martello del portone risuonò, tre volte, sonoramente. Un silenzio profondo. Ma nessuno aprì.
Penetrò il suo drappello un'abitazione ove era sola e abbandonata una fanciulla: piangeva la misera tremante e presaga di un triste avvenire, nè osava alzare gli occhi, nè osava raccomandarsi. Gi
Era forse meglio che morisse addirittura laggiù in quel prato, povero figliuolo! E seguitando ne' suoi pensieri, mentre tornava in traccia della bella americana, almanaccava: Questa rossa, pare una sartina o una maestrina di laggiù, e a giudicare dai capelli dev'essere un diavoletto intelligente, un'anima calda: e come piangeva! sento ancora il calore delle sue lagrimone sulla pelle delle mani.
Tra il volto curvo e il grembo piegato, la sua voce ha una risonanza singolare, quasi argentina, simile a una nota d’infanzia; poi subito si rincupisce. Non mi potevo muovere quando mi sono svegliata. Ero tutta annodata. Perché? E chi piangeva? Vacilla e si tocca le tempie con le dita smarritamente. Ma se non fosse che la febbre? No, non ho più febbre. Non ne devo avere.
Parola Del Giorno
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