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Di quei cinque, soli due potevano passare, ed essere considerati come speranze per l'arte. Gli altri non promettevano nulla, e mastro Jacopo li adoperava a mesticare i colori, a macinare le terrene sulla pietra, a far le imbasciate della bottega, a portargli la cartella dei disegni e la scatola dei pennelli, quando andava a lavorare fuori via.

La morte del Savonarola rese inconsolabili gli artisti, suoi adepti. Molti smisero di dipingere, tra i quali anche Baccio della Porta, che rinunziò al mondo in segno di cordoglio e prese nel 1500 la tonaca dei domenicani. Baccio, o Fra' Bartolomeo come si chiamò da allora, restò sei anni immerso nel dolore e non toccò i pennelli.

È a un gomito di quella strada che s'incontra una casetta modesta, con uno svelto cipresso innanzi, e sotto si stende il lago irto per buon tratto di canne fragili; angolo pittoresco, riprodotto migliaia di volte da sapienti e da timidi pennelli. Andremo un giorno a vedere quei paesi laggiù! disse Loredana, indicando i gruppi di case sulla sponda veronese. Voglio veder tutto il lago.

Ci siamo! esclamò finalmente il pittore, dopo una mezz'ora di lavoro silenzioso, e buttati da canto tavolozza e pennelli, levatosi in piedi e indietreggiando di qualche passo con una mano sugli occhi a guisa di visiera, si mise ad esaminare l'opera propria.

Erano corsi da Firenze dove c'era troppo vento, a Nervi dove c'era troppo caldo; da Nizza dove c'era troppo rumore, ad Airolo dove c'era troppo silenzio; finalmente, con un impeto di speranza, con un affrettato raccogliere di scialli e pastrani di pennelli e colori, di pattini e ski, erano partiti per Davos. E a Davos brillava il sole e nacque béby!

Io non vedeva che martelli che battevano, seghe ed accette che dividevano e sgrossavano legnami, pialle che spianavano tavole, lime, raspe, tanaglie che rodevano e sconficcavano, cazzuole che muravano, pennelli che imbiancavano, tutto ad onore della mia persona.

Io quando vidi la immagine della Beatrice Cènci, che la pietosa tradizione racconta effigiata dai pennelli di Guido Reni, considerando l'arco della fronte purissimo, gli occhi soavi e la pacata tranquillit

Aveva acquistata una fama universale; si parlava di lei dal palazzo di corte alla soffitta del miserabile. I poeti d'ogni calibro la cantavano su tutti i metri, e i pittori, vedendola, gittavano pennelli e tavolozza. Il conte era un bel tipo meridionale, alto e ben fatto; aveva occhi e capelli nerissimi, i lineamenti fini.

Io vi disegnerò, bella bionda, le risposi ma com'è che sapete ch'io disegno? Ella mi disse che passavano sempre per quella via de' giovanotti, i quali andavano a disegnare le barchette e il mare e i pescatori; ognuno di loro portava sotto il braccio un cassettino come il mio, nelle mani i pennelli e in testa un cappelluccio a cencio, come il mio. Ora i disegnatori li conoscevano subito.

Adesso come familiarissimo di casa, senza farsi annunziare, pone il piede su la soglia della porta della sala un giovane di bella sembianza, in abito prelatizio colore pagonazzo, dall'occhio azzurro, dalla chioma bionda: non salutò, ma quivi fermo e taciturno si pose a considerare quel gruppo di teste, maraviglioso argomento pei pennelli fiamminghi, che in quel tempo erano in fiore,