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Aggiornato: 5 giugno 2025


Antonio sospinse l'uscio socchiuso ed entrò nel camerino. La portinaia seduta presso un fornello portatile di terra cotta era intenta a farvi cuocere su, dentro una pignatta, una minestra che mandava per l'ambiente un odore succolento e confortevole. Le nari di Antonio digiuno aspirarono con una volutt

Poi un altro odore acido, nauseante, gli salì intorno, di fra le lenzuola, senza che egli avesse mutato posa o si fosse anche lievemente scrollato. La sua manina sinistra, fuori della coperta bianca, ne teneva una piega sottile fra le dita.

Sentendo allora tra i rami e le frondi dei querciuoli e delle marruche un vasto e impetuoso stormire, i due giovani, ad ispirare, per confortarsi, qualche soffio di brezza passeggiera, misero la testa fuori dello sportello, ma, nauseati dal grave odore che lor ventava in volto, ne la ritrassero tosto nascondendola tra i panni.

Non sapete, miei poveri piccini, ciò che è il tabacco, il tabacco col quale sono fatti quei sigaracci scuri, il cui odore produce le nausee, che hanno un sapore amaro, e macchiano di giallo la punta delle dita? Non lo sapete? Ve lo dirò io, ve lo dirò, perchè vi voglio bene e desidero che sappiate la verit

Nello stesso tempo su la porta presentossi Moschetto recando seco dalla cucina un'altra ondata di odore; egli, pallido come un morto, stava alla soglia con un paiuolo nella destra ed una pentola nella sinistra. La fanciulla, senza muovere labbro, lo segnò a dito. La mimica era espressiva.

Che fango lurido in quelle vie immonde, che monti di sozzure!... che miserabili botteghe, dove ammassi di robe vecchie, raccolte chi sa dove, chi sa come, sono in mostra per una vendita immaginaria. Cenci schifosi di mille colori, ferravecchi corrosi dalla ruggine, ossa mezzo putrefatte, abiti e calzature antidiluviane. Un odore nauseante esala da quei luridi bugigattoli; poi vengono taverne infette donde escono come delle esalazioni di gin e di brandy che vi soffocano, e dove per una porta socchiusa si vede sui muri e sulle tavole una crosta di sudiciume nerastra e lucente, ivi deposta a poco a poco dagli avventori. Questa vernice di nuovo genere si è attaccata ai muri ed alle tavole formando con essi un solo tutto. Accanto alle taverne sono osteriacce all'aria aperta, dove fritti senza nome, pezzi di carne sguerniti aspettano gli avventori soliti; e poi qua e l

POLINICO. Amore è simile al foco che, postovi sopra zolfo o altra trista cosa, amorba l'omo. LIDIO. E, postovi incenso, aloe ed ambra, fa pure odore da resuscitare morti. FESSENIO. Ah! ah! Col laccio che fece resta preso Polinico. POLINICO. Ritorna, Lidio, alle cose laudabili. FESSENIO. Laudabile è accomodarsi al tempo. POLINICO. Laudabile è quel che è buono ed onesto.

Finalmente la Menica venne a portare in mezzo alla tavola una famosa zuppa di polli, fumante, che spandeva un odore appetitoso. Ci sedemmo tutti in circolo intorno la tavola: alla zuppa seguì un arrosto eccellente di beccaccie, del prosciutto, del formaggio, della frutta, e con quest'agape domestica venne lautamente celebrato il mio arrivo.

Un odore assai fioco, odor quasi d'incenso che per un tempio immenso vanisca a poco a poco, da 'l giglio umile sale divotamente a 'l cielo. Trema il languido stelo. O Vas spirituale! Ne le sue nubi avvolta la Luna si riposa, come in profondo letto. Ridendo, a volta a volta, sorge come una sposa ignuda a mezzo il petto.

Il giorno dopo tutti nell'autocarro della spesa, per Campiello e Mosson fino a Thiene, sbattuti dalle risate trionfali del Colonnello Squilloni che ci conduceva verso ciò che chiama l'unico paradiso! Sforzo del motore nelle salite vruu truu vruu truu. Poi respirazione dilatata in discesa vraaaa svaaaa err tling tlaang. Polverone. Odore di morte a Campiello.

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