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Aggiornato: 13 giugno 2025
Nerone udendo la voce del prete torna a brontolare, e il prete subito si drizza impaurito; sgridato il cane si riacqueta, e il prete si attenta da capo ad aprire la bocca. Badando sempre con occhio obliquo la bestia, che malediceva in cuor suo, egli riprese: La fama, che suona delle magnanime vostre imprese per tutto il mondo.... E per Roma....
Uscì Fiammetta nel tramonto roseo dall’opificio, con le eguali a fascio. Rise, con l’insolenza de’ suoi sedici anni, al cortil di pietra, al folle stridere delle rondini intorno, al gran comignolo nericcio, al sol che s’indugiava obliquo delle montagne sulle vette cupree. Ma, giunta a salti su l’erboso spiazzo, sfavillò d’allegrezza udendo un barbaro organetto suonar la tarantella. «Ohè, danziamo!...» E si slanciò la vergine bruna, e fu tutto un turbinar di giovani coppie in cadenza ondoleggianti, e un vivido balenìo di pupille e scoppi tremuli di risa, e strilli, e rapidi richiami. .... Sovra tutte leggiadra era Fiammetta: sovra tutte felice era Fiammetta: i suoi denti splendean nell’olivastro volto con fresca purit
Si inchina profondamente, e resta lì curvo davanti a lui, come piegato da un obliquo sospetto che ora gli nasce e che gli fa aggiungere, quasi suo malgrado, in tono minaccioso: Se non è partita da voi l'oscena voce che la mia santa madre, Agnese, abbia illeciti rapporti col vescovo Enrico d'Augusta! No... da me, no... No, è vero? Infamia! Lo squadra un po' e poi dice: Non ve ne credo capace.
Il Collaterale, che gli stava al fianco come lo jakal alla jena, gittò lo sguardo obliquo su le carte; e, vedendovi scritto il suo nome, con un baleno di malignit
Con quest'alte speranze e queste cure Si partiva l'Eroe, mentre più vasto Per la rigida notte infurïava, Turbinando, l'incendio. Arder parea La terra intorno, e correr sangue i fiumi, E, ad ingoiar tant'ira e tanti affanni, Come abisso di morte, aprirsi il cielo. Sentîr le fiamme inaspettate e il lezzo Dei feroci olocausti, e balzâr tutti Fuor del sonno i Celesti, a quella guisa Che sbucan da le pingui arnie ronzando Le pecchie industri, allor che il dispettoso Villan, che con obliquo animo guarda Al prospero vicin, l'aride ammucchia Secce del campo, e presso agli alveari Gitta la fiamma e, pago il cor, s'invola. Sorser così l'alme beate, e primo Al veroni del ciel, trepido, ansante Di recidiva volutt
Quando il Conte Cènci con la sua compagnia entrò in questo cammino la luna si era appiattata dietro una nuvola nera, che viaggiava, a cagione della sua mole, più lenta delle altre, sicchè procederono quasi tentoni per un buon quarto di miglio. Allo improvviso la luna liberandosi dalla nuvola gitta un raggio obliquo, ed illumina la scena.
Questa si aggirò per le vie meno anguste che corrono intorno al Monte, ed era pure incantevole a riguardarsi, in obliquo calle, con leggiadra ordinanza alternando inni di piet
Perchè l'uomo non avesse a temere d'essere sorpreso, restò col capo inclinato, ma non così che il suo volto bianco non si vedesse, non così che i suoi occhi azzurri paressero spenti; e si dispose un po' in obliquo sul sedile, perchè tutta la linea dei fianchi acerbi risaltasse sopra lo sfondo grigiastro.
Il sole getta obliquo lo sguardo l
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