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Aggiornato: 1 luglio 2025
Il Chiesi, che non sa leggere in letto perchè gli si chiudono subito gli occhi, in Castello aveva dei momenti di disperazione perchè non gli si concedeva il riposo notturno. Ulisse Cermenati, che sa stare ritto sulle gambe, andava al processo dinoccolato e pieno di sonno, e Federici raccontava agli amici che accendeva, spengeva e riaccendeva il lume con dei tentativi di passare la notte leggendo.
No; rispose il Giuliani; se ella non ha smesso le antiche consuetudini, questo è il picchio notturno che dovr
La guardarobiera del teatro sonnecchiava dietro un mucchio di soprabiti. Per l’atrio passeggiava il custode notturno, aguzzando gli occhi abilissimi nello scoprire una mancia probabile. Il violino di spalla dell’orchestra zingara si avvicinava, suonando, agli ultimi gradini della scalinata. Era tardi. L’elettricit
Perchè quel grido lontano della botta che interrompeva il gran silenzio notturno mi teneva intento ad ascoltarlo quasi potesse avere un qualche significato per me? Riflettevo. A quest'ora, certamente il suo pensiero è qui, ed io mi preparo ad abbandonarla!
Gli occhi d’Ugo, poi ch’ebbero avidamente contemplata quella scena stupenda di orrore notturno, corsero di muro in muro, di bastione in bastione, fino alla torre più in fondo, dalla parte del burrone, la torre del Negromante, che mostrava tratto tratto alla luce del temporale la sua alta merlatura e le sue svelte bertesche.
Dopo parecchie sere di reciproca corrispondenza epistolare, senza posta e francobolli, perocchè le lettere volavano dalla piazza alla finestra e dalla finestra alla piazza, ravvolte in fazzolletti col solito sassolino, Alfredo ottiene un convegno notturno, innocentissimo del resto, perchè la fanciulla sarebbe stata al verone ed il giovane su di un alto muro coi gomiti appoggiati al verone medesimo.
DON IGNAZIO. Se non lo credo a voi, meno lo crederò agli altri. DON FLAMINIO. E se non lo credete, farò che lo veggiate con gli occhi vostri. DON IGNAZIO. Che cosa? DON FLAMINIO. Poiché volete sposarla dimani, vo' dormir seco la notte che viene: io sarò sposo notturno, voi diurno. State stupefatto? DON IGNAZIO. Se mi fusse caduto un fulmine da presso, non starei cosí attonito.
Anche l'arrivo improvviso di Giorgio, che anticipò di ventiquattr'ore il ritorno, fu cagione per la poveretta di angoscie nuove e inaspettate. Erano tutti raccolti nel salotto: Lalla al pianoforte, provava un notturno delicatissimo di Chopin quando, d'un tratto, la soneria del portone fece trasalire la poveretta... e un momento dopo, entrava, appena annunziato, il conte Della Valle.
Soltanto a grandi intervalli il vasto silenzio veniva interrotto dal rumore delle pesanti ruote di un carro, dai passi di un nottambulo, dallo strido di un uccello notturno che forse il lume della mia finestra aveva attirato da lontano. E allora? m'interrogavo.
Il Malumbra era impazientissimo, e non ci voleva meno dell'assoluta buona fede di Valenzia, per non accorgersi che nelle parole e ne' gesti di quell'uomo, era qualche cosa d'irresoluto, d'impigliato, di poco sincero; ma la poveretta non pensava che al suo Fossano, e ridottasi nella sua camera a mettersi intorno le robe, che si volevano per quel notturno viaggio, e così fatto fare alla sua fante, in breve ambedue furono all'ordine.
Parola Del Giorno
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