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Aggiornato: 7 giugno 2025


Il Virey, scienziato profondo, sempre logico ed eloquente nel derivare le sue deduzioni dalle leggi fisiche che governano l'uomo ed il cosmos, si adoperava a sventare le fantastiche utopie del suo antagonista con fervore da apostolo. L'altro, al finire di ogni controversia, esausto di argomenti, chinava il capo in silenzio, nell'atteggiamento di un convertito, di un discepolo ossequioso e convinto. Quali erano le teorie del gran medico? Noi le conosciamo. Al letto dell'Albani, in quella sapiente diagnosi sulla origine, la natura e gli sviluppi del chiodo fantastico, il Virey aveva ampiamente spiegato il suo programma. Di tutte le calamit

Il conte Candioli si rizzò nobilmente sulla persona, inarcò le ciglia e stette nell'atteggiamento dell'Apollo di Belvedere, guardando il suo interlocutore. Il faut se battre; sentenziò egli poscia, con gran sicumèra. È la mia opinione.

Ma era fissato ch'io non dovessi uscire dal Museo con una gradevole immagine davanti agli occhi. La portinaia aperse una porta e mi disse ridendo: Entri. Entrai e detti indietro intimorito: mi parve d'esser capitato in un manicomio di giganti. La vasta sala era piena di colossali statue di legno colorito, rappresentanti tutti gli attori e tutte le comparse del gran dramma della Passione, soldati, aguzzini, spettatori, ciascuno nell'atteggiamento richiesto dal suo ufficio, chi in atto di flagellare, chi di legare, chi di ferire, chi di schernire, orrendi volti orrendamente contratti; poi le donne inginocchiate, Gesù confitto sopra una croce enorme, i ladroni, la scala, gli strumenti del supplizio: tutte le cose occorrenti, in somma, per rappresentare la Passione, come si faceva una volta, sulle piazze, con un gruppo di quei colossi, che dovevano occupare lo spazio d'una casa. E anche qui piaghe, chiome inzuppate di sangue, lacerazioni da far raccapriccire. "Vede quel Giudeo l

Il 1^o marzo alle 3, la flotta di sette trasporti arrivò nel golfo S. Juan; alle 5 Napoleone pose piede sulla terra di Francia. La schiera si nascose in un uliveto. Come somigliava qui Napoleone agli eroi romantici della sua patria côrsa. Poichè, mostrandocisi ormai nell'atteggiamento di avventuriere, egli era essenzialmente côrso.

Storie, storie! dichiarò Paolino Berlendi. Piccolette e rotondette, o rigide e secche, le americane si vedono a un chilometro di distanza; hanno qualche cosa di speciale nella toilette, nel passo, nell'atteggiamento, nei modi, nei gesti, che non ti inganna mai. Dico bene? «Ça te botte»? No, nient'affatto, non mi calza niente affatto! esclamò Nino d'Este.

Animo, Maddalena, non è tempo di ciarle codesto; portate, dell'aceto, delle bende, bisogna ridonarlo ai sensi ed arrestargli il sangue dalla ferita. E mentre quelle ottime persone sono tutte in faccende, una testa fa capolino dall'uscio: è Erminia. Vide il giovine adagiato nell'atteggiamento di chi dorme; essa d

Fuori dei boschi, nei cespugli sparsi, nei licheni arrampicanti, nei grossi ciuffi di rododentro, nelle ágavi, nelle ériche, nelle felci, nelle macchie brune e sinuose del muschio, nell'atteggiamento rigido dei rami delle brughiere si disegnavano ombre vaghe di persone oranti, di braccia erette al cielo, come se dalla natura tutta venisse in quell'ora e in quel luogo un irresistibile bisogno di preghiera.

Si volse quindi a' suoi che, fermatisi in semicerchio dietro a lui cogli archibugi calati a mezza persona, mostravano nel volto e nell'atteggiamento la capacit

Pietro, il vecchio servitore lasciatovi alla custodia, vi abitava solo, e col lungo starvi aveva finito a far quasi parte della villa egli stesso. In quella solitudine era divenuto taciturno, scambiando solo qualche parola con i guardaboschi ed i contadini. Adorava i suoi padroni e tutti quelli che avevano con essi relazione, e forse più ancora adorava quella casa, cui gli doleva di vedere così abbandonata, quella casa dove aveva passata quasi tutta la sua lunga e monotona esistenza e dove avrebbe certo finito i suoi giorni. Ogni mattina, appena alzato spolverava le vaste sale, come se da un momento all'altro aspettasse l'arrivo di qualcuno, poi girava pel giardino e per il parco, cercando in tutti i modi di riparare alla incuria dei signori, e circondando quel palazzo tutto suo di cure quasi paterne. Vedendolo aggirarsi per i vastissimi appartamenti, a passo un po' incerto ma svelto ancora, con la testa china, incuteva il rispetto dovuto al vecchio ed al solitario; sulla fronte, nello sguardo, nell'atteggiamento, in tutta la sua persona, si scorgeva l'impronta lasciata sull'uomo da una sola idea, e la purezza di coscienza che deriva dalla tranquillit

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