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Aggiornato: 7 ottobre 2025


14 Ed oltre a questi ed altri ch'oggi avete, che v'hanno dato gloria e ve la danno, voi per voi stesse dar ve la potete; poi che molte, lasciando l'ago e 'l panno, son con le Muse a spegnersi la sete al fonte d'Aganippe andate, e vanno; e ne ritornan tai, che l'opra vostra è più bisogno a noi, ch'a voi la nostra.

Splende fra le notturne ombre l'augusta Magion sacra a le muse; e avviluppata Negli ampî giri de le sue pellicce Siede l'inclita Egeria, ella, a cui d

E che David ebbe cuore aperto alle gentili ispirazioni del bello, e fu valoroso sacerdote delle Muse: non importa; in lui e in altri dovemmo contemplare a quali traviamenti precipiti la fantasia ove prenda le parti della ragione.

Paradiso: Canto XII Si` tosto come l'ultima parola la benedetta fiamma per dir tolse, a rotar comincio` la santa mola; e nel suo giro tutta non si volse prima ch'un'altra di cerchio la chiuse, e moto a moto e canto a canto colse; canto che tanto vince nostre muse, nostre serene in quelle dolci tube, quanto primo splendor quel ch'e' refuse.

Paradiso: Canto XII Si` tosto come l'ultima parola la benedetta fiamma per dir tolse, a rotar comincio` la santa mola; e nel suo giro tutta non si volse prima ch'un'altra di cerchio la chiuse, e moto a moto e canto a canto colse; canto che tanto vince nostre muse, nostre serene in quelle dolci tube, quanto primo splendor quel ch'e' refuse.

Vi è in Roma una classe di persone, la cui vita è tanto strana e singolare, che potrebbe fornire ai novellieri migliori argomenti, che non la vita di quella Maria dei Fiori, e di quelle grisettes che la moderna letteratura francese innalzò a ideali della bellezza muliebre e al grado di muse della poesia. Le persone che troveremo a questo ballo sono modelli degli artisti, tanto uomini quanto donne, che hanno la triste sorte di dover stare parecchie ore della giornata nella immobilit

TRIPERUNO. Dogliomi essere uomo di turba e vulgare; ma, la dolcezza di vostre muse ovunque mi volgo sentendo, non men di ferro a la tenace calamita son io da quella tirato. Nulla di manco, se da me voi sète del vostro singular concento impedito, parendovi, ora mi parto e solo vi lascio. LIMERNO. Solo non è chi ama, anzi de' pensieri ne la moltitudine sommerso!

Per correr miglior acque alza le vele omai la navicella del mio ingegno, che lascia dietro a mar crudele; e canterò di quel secondo regno dove l’umano spirito si purga e di salire al ciel diventa degno. Ma qui la morta poesì resurga, o sante Muse, poi che vostro sono; e qui Calïopè alquanto surga,

«O muse, o alto ingegno». In questa seconda parte l'autore fa la sua invocazione, secondo il costume poetico. Usano i poeti in pochi versi dire la intenzion sommaria di ciò che poi intendono di trattare in tutto il processo del libro, e, questo detto, fare la loro invocazione.

Dello stesso Donna, a cui 'l santo coro ognor s'aggira de l'alme Muse e la cui chiara fronte verdeggia de l'onor del sacro Monte, ove chi s'erge eterna vita spira: qual anima gentil v'ascolta e mira brama far vostre grazie al mondo conte; poi non trovando rime al cantar pronte com'è la voglia, duolsi e ne sospira.

Parola Del Giorno

perch'ottoman

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