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Se fosse stato possibile dimostrare la esistenza della vita e dell'intelligenza nei globi celesti con altri argomenti, che con quelli della diretta osservazione, nessuno più del Flammarion avrebbe meritato di farlo. Ma pur troppo è da confessare che, quanto a risultati di osservazione, finora abbiamo poche speranze e nessun fatto. La Luna, che di tutti gli astri è senza paragone il più prossimo a noi, e nella quale oggetti di 400 e 500 metri di diametro sono visibili senza troppa difficolt

Io perorai, scrivendo e parlando, a pro della prima; poi, quando vidi prorompere irresistibile la piena, e il povero Popolo d'Italia, travolto dietro agli uomini che avevano meritato negli anni anteriori affetto e fiducia da esso, versarsi all'urne col sul cappello, e m'udii richiedere che cosa io preferissi tra la dedizione incondizionata e il separatismo, mi strinsi nelle spalle, e fidando nei fati d'Italia, più potenti che non gli errori degli uomini assentii e ajutai.

Emilio Rey non era un uomo da godersi beatamente il meritato riposo colle mani alla cintola. Lui riposava lavorando. Terminata la stagione delle corse, appendeva ad un chiodo la corda e la piccozza, e correva pei campi ad invigilare gli ultimi lavori. Caduta la neve a ricoprir le campagne del suo candido velo, gli rimaneva la pialla per fargli parere meno lunghi i mesi invernali.

E cotal vanto ebbe Selvaggia sul suo messer Cino; perchè egli addivenne primo in quel tempo fra i maestri di diritto civile, ed egregio fra i più gentili poeti. questo culto della poesia disdegnavano allora in Italia le nobili donne. Venturose anzi e felici pubblicamente si dicevano quelle che lo avessero meritato. Fra le quali, prima è da porre Beatrice de’ Portinari, donna di virtù piuttosto singolare che rara, come colei che seppe ispirare il sublime cantore della Divina Commedia. E come gi

Le «laude», come l'onore si fa in presenza a colui che meritato l'ha, cosí si dicono lui essendo assente; percioché, se lui presente si dicessero, non laude ma lusinghe parrebbono.

Sarebbe stato meglio andar subito a casa, pensò egli, e poi mettermi a lavorare; mi sarei ispirato. Ma fatto appena quel ragionamento, trovò che era sbagliato di pianta. No, soggiunse egli, bisogna anzitutto aver meritato di vederla. Se mi vien fatto un bel partito, sar

Perchè son io il personaggio più importante della colonia, l'amico più vecchio di Corsenna, il primo capitato tra questi monti; e finalmente, "vegnendo a dir el merito" son io che ho fatto tutto. Benissimo; sta a vedere che uno di questi giorni mi conferiscono la cittadinanza. Son io, veramente io, che ho fatto tutto, e non ho male che non mi sia meritato! Al diavolo! non ne posso più.

La nostra gloriosa repubblica ha di cotali valentuomini al suo servizio, soggiunse gravemente Anselmo Campora, mettendosi a tavola. Siedi, amicone. Domani sarai l'aiutante del mio cuoco; oggi sei il mio commensale. Lo hai meritato. Chi fa bene, abbia bene in questa vita e nell'altra. Tu m'hai portato il migliore della tua osteria, e Anselmo Campora non lo ha dimenticato. Bada a me, ragazzo; porta sempre del vino buono al nemico; verr

Così gl'infausti moti del 1820, del 1821, del 1831, m'insegnavano gli errori che bisognava a ogni patto evitare. I più, confondendo individui e cose, traevano, dal mal esito, cagione di profondo sconforto. Per me, non ne esciva se non il convincimento che il successo era un problema di direzione e non altro. Il biasimo meritato dagli uomini che avevano diretto ricadeva, dicevano, sul paese: il solo fatto dell'essere essi e non altri saliti al potere, rappresentava per tutti quasi un vizio inerente alle condizioni d'Italia: la media, per così dire, della potenza rivoluzionaria italiana. Io non vedeva in quella scelta se non un errore di logica capace di rimedio. Ed era quello, prevalente anche oggi pur troppo, di fidare la scelta dei capi delle insurrezioni a quei che non le hanno operate. In virtù d'un senso di legalit

Lasciamo argomentare a voi se il Menico fosse contento, e se corresse di buone gambe a casa per annunziare quella benedizione. Gli parve anzi che il castigo fosse stato troppo lieve, e segnatamente meritato; laonde egli fu più ligio ai Torre-Vivaldi, più obbediente che mai. Natura umana!