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Aggiornato: 20 giugno 2025
La Nena, tornò da capo a uscire, a correre con un orgasmo, che parea le mettesse le ali ai piedi. Arrivò al palazzo d'Eleda stanca, sfinita, anelante, fuori di sè, come una matta: Dio, Dio!... Si faceva tardi: forse non era più in tempo, forse la sua padrona era perduta...
Gino diede in una matta risata, e il mugnaio pensò ch'egli fosse matto davvero, volendo sbattezzare il signor Francesco Guerri, per chiamarlo Torquato. Ma rise anche lui, vedendo ridere il suo compagno di viaggio.
La seconda era piccola e ben fatta; la terza grande e grossa e gigantesca; la quarta è bella e sembra alquanto astratta, ma gli occhi l'appalesano furbesca; la quinta alcun diria che fosse matta, ed era la cagion di quella tresca, del sghignazzar che prima si facea, perché ciò che dicesse non sapea, e sempre ragionava alla distesa, non guardando piú al nero che al turchino.
La signorina Wilson è venuta al mio fianco, a caso, e per non rimanerci a lungo. Di che cosa le parlava con tanto ardore la signora Quarneri? mi chiede. Di poeti, in genere; rispondo. Ma più del Leopardi. Ne va matta. Sì? -esclama lei, torcendo le labbra. Oh cara!
Il suo presente marito, professore di filologia comparata, non ha che opere noiose, ma i due mariti precedenti avevano una passione matta per i romanzi, e fra l'uno e l'altro ne raccolsero parecchie centinaia che la moglie ereditò.
Giurami che non hai nessuna idea matta per la testa? Cioè?... Non ti capisco!... Giurami che aspetterai... che aspetterai fino a domani la risposta di Schreiber?... Non vuoi altro?... Giuro che aspetterò. No, così no!... Devi giurare per tua madre. Ebbene sia: te lo giuro per mia madre.
Cecilia! grida di nuovo una delle matrone....; ricordati che siamo in teatro!.... Ma che colpa ci ho io, mammina, se questo signore ha certe stanghe! Di nuovo ti dico di misurare i termini.... Bada che se mi fai la matta, ti riconduco a casa...
Ma lei, sempre più di te! È stato allora, per avere la mia rivincita, per vendicarmi, che ho finto, persino con me stessa, d'innamorarmi di mio marito. Pensa!... Ero matta! Era un farmi venir voglia di te.... ancora di più! Poi quando ti ho rivisto la prima sera, appena ritornata a Milano, in via Santa Margherita, ho subito capito che non eri felice.... e ne fui tanto, tanto contenta!
La gente, come cosa matta, inondava la stanza; erano vassalli del vicinato, tratti al rumore: domandarono che cosa fosse accaduto, come stesse la bisogna, e intanto alcuni si portavano a liberare Rogiero: se si fosse taciuto, lo avrebbero per certo tolto dalle mani di quei ribaldi; ma vedendo il pellegrino che tentava nascondersi nella calca e fuggire, non potè tenersi dal gridare, accennandolo: «Prendete quel serpente, quel demonio l
In fede mia, qui c'è da farne una commedia, ed io ho una voglia matta di scriverla. Bravo! per mettere alla gogna un amico!... Hai ragione; lasciamola scrivere da un altro, nei tempi venturi. Se la scrive, io fo voto che me lo fischino. Poverino! perchè? Io ho una paura maledetta dei fischi, e tremo sempre a verghe, quando ci ho qualcosa di nuovo da mettere in scena.
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