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Aggiornato: 31 maggio 2025
La catalepsi aveva resistito ad una forte applicazione di corrente elettrica; gli strofinamenti coi lini caldi avevano valso a rianimare la circolazione del sangue, non a sgombrare la stupefazione cerebrale. Era urgente un più efficace soccorso. Vidi il medico di guardia avvicinarsi al braccio d'Ambra con una lama piccola e lucidissima.
«L'amore è stato paragonato ad una lama che, troppo a lungo rinchiusa, irrugginisce e corrode la guaina. Al misero Goffredo, quell'amore fortissimo per una donna ignota, compresso per così lunga stagione nel profondo del cuore, aveva turbate, distrutte, le fonti della vita. I venti contrarii, le stazioni forzate nei porti del Mediterraneo, tutto concorreva ad accrescere i disagi del tragitto; laonde il desiderio di giungere si tramutò in febbre, e colla febbre si svolsero in breve ora i segni dell'interno struggimento di quelle membra affralite. La nave non aveva anche oltrepassata la punta estrema di Sicilia, che gi
Opponeva ai colpi il forte della lama; metteva a quell'altro di continuo la punta della spada sugli occhi, e non profittava mai del suo evidente vantaggio. Il Sangonetto sudava freddo, si faceva piccin piccino, e di tanto in tanto socchiudeva gli occhi, quasi per non vedere la botta che doveva passare fuor fuori il suo malcapitato compagno. In quella vece il Picchiasodo rideva.
Questo rozzo metodo, dovuto al caso, si andò gradatamente perfezionando, fintantochè fu inventato l'acciarino, il quale non è altro che un pezzetto di acciaio, che i nostri nonni battevano sulla silice, o pietra focaia, per farne scaturire la scintilla. O come accade ciò? Ecco: battendo rapidamente una lama di acciaio sulla silice, le estremit
No, fio mio bello, no, nun so' scemenze Quer che te dice mamma, sti pensieri Tietteli scritti qui, che so' sentenze; Che ar monno, a sta Fajola d'assassini, Lo vòi sapé' chi so' l'amichi veri? Lo vòi sapé' chi so'? So' li quatrini. Ar mio, sopra la lama ch'è rintorta C'è stampata 'na lettra cór un fiore; Me lo diede Ninetta che m'è morta Quanno che me ce méssi a fa' l'amore.
Alla seconda botta del Montalto, Lorenzo aveva risposto con una seconda legatura del ferro, minacciandolo così da vicino, che il marchese dovette balzare indietro e battere la lama dell'avversario con un colpo vigoroso di terza.
È una gran lama che io stimai di buona tempera la prima volta che la vidi in Vienna dal mio spadaio; e quando l'ebbi in mano provai che non m'era ingannato all'aspetto. Ma io vi parlo d'armi e di tempere e vi faccio ridere...» Bianca capì, ma non disse nulla: e lasciandosi condurre silenziosa, si ritirò con lui nella casa dove alloggiavano.
Lorenzo parò facilmente col forte della lama, e con la punta minacciò gagliardamente a sua volta. A quel punto, ambedue si accorsero di avere a stare attenti. Il Montalto era un esercitato schermidore, ricco di partiti e di bella apparenza. Lorenzo era più sodo, e non faceva di molte novit
E così dicendo, l'audace vecchio, afferrando un coltello che gli venne tra mano, ne ficcò d'un colpo la lama nelle tarlate assi del desco.
Ah! vi farò trovar io la lingua, brutta strega, esclamai infuriato, tirando fuori dalla cintura questo palmo di lama e facendolo luccicare ai suoi occhi. Eppure niente!". "Sangue della madonna! interruppe Gasparo, sono tutte così le badesse, tutte energumene.
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