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Aggiornato: 2 luglio 2025
Ove ogni sciocco delle labbra abusa Per esser largo solo di consigli! Oh! guai nascer pöeta ove il sol splende Ed infervora i cantici ispirati, Ma dove l'uomo allori e culto rende Soltanto ai pensatori trapassati! Costui vivr
Bambina suggellò la lettera e la collocò bene in vista sulla tavola. Ella poggiò le sue labbra sul suggello e la carta sul cuore. Le sue mani tremavano. Le sue gambe barcollavano. I suoi occhi erano ripieni di grosse lagrime che si gonfiavano, si spandevano e non colavano.
Gabriella rimase immobile: sembrava che la voce non potesse escire dalle sue labbra. Finalmente, dopo un forte accesso di tosse: Marco, mormorò, io non posso, non devo accettare. Perchè? Perchè non sono più quella che fui. Voi vi pentireste della vostra generosit
Ha le parole che uscivano rotte e confuse dalle labbra dell’adolescente non erano di amore. Pallido, ansante, e cogli occhi mezzo aperti, egli andava dicendo:
Ogni giorno alla stessa ora andavano a fare la passeggiata per le strade più remote e tortuose dei campi. Il capitano serio e silenzioso, il maestro col sorriso sarcastico sulle labbra, coll’idea fissa nel principio fondamentale d’una sua particolare filosofia, che soleva riassumere in queste poche parole:
Nel fier tumulto Turacan s'accorse Al gran cimier, che d'ogni intorno alluma Ove AMEDEO travaglia in armi; e sorse Tale ira in lui, che da le labbra ei spuma; E troppo osando col
Accolse egli a festa don Bartolomeo Colombo e il capitano Fiesco: udì la ragione della loro venuta, ascoltò attentamente il racconto che gli facevano, battè un pochino le labbra, e poi disse al Fiesco: L'arcivescovo di Toledo è un uomo virtuoso; fidate in lui, signor conte. Le parole di Vostra Eccellenza mi rassicurano; rispose il Fiesco.
Il barone uscì, guardando Carlo in certo modo e mettendo l'indice della sua mano a traverso le labbra per significare: Silenzio!
Ma voi tremate a verga quando obbligati mettete fuori questo diritto; le parole escono scorticate dai denti stretti, e su le labbra vi levano le gallozzole come se fossero corrosive: voi amate, e voi fate capitale del popolo come lo amo, e lo avrei curato io; un'ora libero ma per darsi il padrone, e poi schiavo per omnia saecula saeculorum amen. Ma via.. di che popolo mi contate voi?
Notis lo vide aggirarsi per qualche tratto attorno alla casupola, colla testa sempre alzata verso le finestre che si tenevano ostinatamente chiuse, poi raccogliere la carabina e prendere la via del campo. Un beffardo sogghigno sfiorò le sue labbra collericamente strette. L'arabo s'avvicinava a rapidi passi e pareva pensieroso e scoraggiato.
Parola Del Giorno
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