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Aggiornato: 2 luglio 2025
Per far dunque che almeno l'effetto gli riuscisse senza sconciature, si trasse le scarpe, ossia gli zoccoli che allora ne facevano le veci; inginocchiossi, e recitò una preghiera che solo il terrore gli traeva sulle labbra, e colla quale non voleva se non domandare a complice il Cielo.
«Morto?... chiesero le labbra della fanciulla, senza mettere suono. No; gli occhi chiari risposero negativamente. Ma in quel no erano il dolore, quasi il rammarico. Così fosse!... dicevano quegli occhi. La morte sola può togliere il disgraziato a lo spasimo. Un fremito corse nei sangue di Lucia. Si inginocchiò di fianco al letto, chinò le labbra su la manica nera del morente.
... sulla pietra, in ginocchio... Un piccolo colpo di tosse la interruppe. E la guerra che fa, signor militare?... È tanto giusta la causa... Anche Marcello me lo scrive... E santa Chiara... santa Chiara miracolosa... Non distinsi altre parole. Il loro senso mi sfuggì. Si disperdevano adesso in un lieve sbadiglio, in un balbettìo di labbra che parevano affaticate.
Peccato! esclamava don Fulgenzio, portando alle labbra un bicchiere di malvasia, questo tempaccio mander
Marone gettò di sbieco uno sguardo ratto sul suo interlocutore ed atteggiò le labbra al suo solito falso sorriso. Ah, ah! la vuole scherzare, signor Vanardi. Scherzare! esclamò accostandosi vivamente Rosina, a cui pareva gi
Così scriveva il dottor Cipriano a personaggio autorevole nell'Ateneo di Catania, e nel chiuder siffatta lettera delatrice uno strano sorriso gli sfiorava le labbra. Suggellò il foglio, scosse il campanello e al chiamato lo consegnò dicendo: Mettila subito in posta. Sar
«Firmate questa carta,» ripetè Montoni con maggiore impazienza. No, mai,» rispose Emilia; «il vostro procedere mi proverebbe l'ingiustizia delle vostre pretese, s'io avessi ignorati i miei diritti.» Montoni impallidì dal furore; gli tremavano le labbra, ed i suoi occhi fiammeggianti fecero quasi pentire Emilia dell'ardita sua risposta.
Il principe di Lavandall la contemplava con occhi febbrili, smarriti; era agitato da un brivido straordinario. Il suo viso era contratto. Le sue labbra, di un pallore spaventevole. Egli aprì di un tratto le braccia; allacciò sua moglie in una stretta convulsiva; le dette il primo...l'ultimo bacio! sulle labbra.
Nella cassa da morto avrei sepolto tutti i libri: e la perla l'avrei gemmata in un anello che stringesse forte.... Ma non sì forte come le mie labbra quando baciano. Pegli. Hôtel Garcini.
La solitudine con la donna adorata, la fulgida prospettiva del piacere, fors'anche il pensiero d'aver condotto a termine quell'odiosa cerimonia, rianimarono Paolo: egli prese affettuosamente la mano di Fulvia e la trasse alle labbra. Ma sentendola agitata da quel tremito nervoso che prima aveva gi
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