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Aggiornato: 14 giugno 2025


La palla aveva colpito Emilio dietro l'orecchio destro: la mano inesperta di quella donna disperata aveva realmente schiacciata la testa della vipera.

E subito dopo, senza alcuna pausa, come per rendere insignificante quel suo atto: Perché non andiamo su, da miss Edith, a fare un po' di musica? Sentite? Sta sonando, mi pare, la Marcia funebre per la morte di un Eroe, quella che piace a te, Federico.... Ed ella tese l'orecchio, in ascolto. Tutt'e tre ascoltammo. Qualche gruppo di note giungeva fino a noi, nel silenzio. Ella non s'era ingannata.

Non si sentiva che il ronzio degl'insetti e il mormorio lievissimo delle fronde accarezzate dalla brezza vespertina. Ma ad un tratto parve a Roberto di udir rumore come di una persona che s'avanzasse cautamente da un lato della strada... Tese l'orecchio; non sentì più nulla; aguzzò l'occhio e non riuscì a veder nulla.

Spesso fra questo silenzio sentiva fischiare fra le fronde l'aura leggiera, e avvisandosi in pria che fosse l'orma del reduce amante, tendeva fiammeggiando l'orecchio, ma gli morìa tosto sul volto l'improvvisa gioja e la speranza, fatta accorta del suo errore.

Talvolta udendo il passo di lei, sommesso e lieve, nelle stanze vicine, gli avveniva senza sapere il perchè di tendere l'orecchio, ascoltando ansioso finchè il rumore si allontanava, sentendo un palpito accelerato nel petto quando il passo pareva più prossimo all'uscio dello studio.

«Dalle cattedre, dai libri, dai giornali noi abbiamo reagito costantemente contro l'invadenza di uno spiritualismo micidiale. Ma la superbia umana ha sordo l'orecchio alle verit

E lo vide, passate due camere, il suo damo ribelle; egli era in fondo alla sala da pranzo, presso l'uscio che metteva allo studio del padrone, curvo sul fianco, l'orecchio alla toppa. Michele a sua volta la vide colla coda dell'occhio, e colla mano le fe' cenno di tornarsene alle sue faccende.

E, guardando, io rividi sul collo il piccolo segno fosco da cui tante volte in altri tempi era partita la favilla della tentazione. Allora, non potendo più reggere, con un misto di temenza e di ardire, levai la mano per ravviare quella ciocca; e le mie dita tremanti di su i capelli sfiorarono l'orecchio, il collo, ma a pena a pena, con la più tenue delle carezze.

Scommetto, continuava a dire il buon uomo mentre tendeva l'orecchio ad ascoltar meglio; scommetto che è il palazzo del marchese Birago che va in ruina!... Domando io, cosa dir

Non aveva ancora finito l'ultima parola che un baccano spaventevole scoppiò sulla riva sinistra. Era un misto di urla, di fischi, di abbaiamenti, la più spaventevole cacofonia insomma, che mai abbia ferito l'orecchio umano.

Parola Del Giorno

prorruppe

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