Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !

Aggiornato: 14 giugno 2025


Si avvicinò con lui alla porta e lo accompagnò su lo squallido, angusto pianerottolo, tenendolo sempre per l'orecchio. Buona notte, assassina! mormorò il birro a traverso la porta, quando Lina con la sua mano bianca l'ebbe richiusa. Buona notte, Lucertolo! mormorò una vocina scherzosa dall'altra parte. Due giorni dopo la scena avuta con Lucertolo, Lina partiva da Firenze.

Un caso esisteva, solo, ma esisteva, in cui la voce di Drollino perdeva ogni prestigio per l'orecchio di Mia. In quel caso, Mia si ribellava. Nulla poteva vincere quella ribellione, non cure, non richiami, non castighi violenti scudisciate crudeli. Mia aveva paura dello sparo di un'arme da fuoco.

; aveva creduto d'odiare la vita, ma s'era ingannato. L'amava perch'era giovine, perchè il sangue gli correva rapido nelle vene, perchè aveva intatte le forze del corpo e dell'intelletto, perchè malgrado dei recenti disinganni, il futuro aveva pur sempre qualche attrattiva per lui. Ebbe un altro accesso di disperazione. Gridò ancora, tese ancora l'orecchio. Nulla, nulla.

Ad un tratto, un gemito s'era sentito dall'altra camera; la contessa aveva pòrto l'orecchio, e passata di l

In questa s'udì battere alla porta. Il Visconti tende l'orecchio; Valentia ricade a terra ginocchioni tutta tremante, gridando: «Chi sar

Intanto Rogiero, ripostosi a guardia sotto la volta, non poteva condurre lo intelletto a meditare sopra i casi avvenuti, però che il cuore avvolgendosi per le memorie di quelli amava commettersi allo impeto delle sensazioni. In questo modo dimorando, intese il romore di un passo che pareva avvicinarsegli; porse l'orecchio, e allorchè fu tempo domandò ad alta voce: «Chi è che passa

Vide in fondo, dall'altra parte, il servitore pallido, sconvolto.... Che c'è? Il padre.... il padre di quella signorina!... Imbecille! Perchè non lo hai cacciato fuori? Ho fatto di tutto!... Strepita!... urla!... Fa il diavolo a quattro! La gente può sentire.... Il vecchio si curvò, tese l'orecchio. Sente, signor duca?

(c. s.) Non potete! non potete per ora! (andando verso l'uscio di sinistra) Che contrattempo, Maria, che contrattempo (tende l'orecchio verso l'interno) Dio, se esce!.... Don Ninnaru è spadaccinu... e si finisci a duellu? (lusingata) Per causa mia! Ah! Al solo pensiero mi sento impazzire! (si riaffaccia) Per carit

Allora l'oste, a guisa di perorazione, aggiunse al suo discorso un prenderlo per l'orecchio destro, e un trarlo giù dalla catasta dandogli al punto stesso un calcio solennissimo, che lo mandò a rotolare contro la porta. Da tutto questo il ragazzo potè comprendere, che si trattava di affare di premura.

E benchè sia una lingua aspra, tutta parole tronche, ingrata, sulle prime, a chi abbia nulla nulla l'orecchio delicato, ha nondimeno dei pregi notevolissimi, dei quali i poeti popolari si valsero con ammirabile maestria, prestandosi essa particolarmente all'armonia imitativa.

Parola Del Giorno

prorruppe

Altri Alla Ricerca