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Aggiornato: 31 maggio 2025
Sarti, mercai, calzolai per le scale andavan suso e giuso a tutte l'ore, e conveniva loro metter l'ale per non provar di Marfisa il furore. Chi merletti, chi drappo o cosa tale, chi vesti seco porta e dentro e fuore, e chi polizze vecchie non pagate; poi va via con le gote rigonfiate.
Ma a don Apollinare, e a molti altri che avevano viso di condottieri, l'ore cominciavano a parer lunghe. Quattro giorni di disagi, erano stati d'avanzo a fare dar giù il bollore ai loro spiriti; e la prontezza d'animo con cui s'erano mossi, cedeva un po' ogni giorno, alla stanchezza in tutti, in molti alla noia, in taluni alla paura.
Il povero uomo, fulminato da quel latino, non osò aggiungere motto: l'ore leonis, il capite draconis, lo avevano fatto abbrividire dentro e fuori; si nascondeva tra la folla. Subitamente la nuovit
Queste, con molte offerte e con buon viso, Ruggier fecero entrar nel paradiso: 73 che si può ben così nomar quel loco, ove mi credo che nascesse Amore. Non vi si sta se non in danza e in giuoco, e tutte in festa vi si spendon l'ore: pensier canuto né molto né poco si può quivi albergare in alcun core: non entra quivi disagio né inopia, ma vi sta ognor col corno pien la Copia.
Le sente del poeta il mesto cuore, Che ripieno di spiriti e leggende Evoca i tempi e fa riscoccar l'ore De' giorni morti, mentre il corso scende Nella barca che porta il suo dolore. Tu scorri e vai, tu fiume, alto sonando, Tra i rochi sassi nel silenzio vai: Proceder forte oprando Questo ti salvi se di più non hai.
XXII. Al Colonnello Luca Antonio Poi che rea sorte ingiustamente preme voi, ch'alto albergo sete di valore, sento, spirto gentil, un tal dolore, che con voi l'alma mia ne giace insieme. L'anima mia ne giace, e 'l petto geme, di non poter mostrar nel riso il core, a voi, cui bramo con perpetuo onore, piacer servendo, insino a l'ore estreme
E dice: a che 'l tuo cor cotanto or freme? Perchè minacci? e di gridar non resti? O te crudel, che dopo l'ore estreme I miseri svenati anco molesti; Cadr
La più bella luna che mai potesse splendere, rischiarava il monastero di Santa Brigida di guisa che un occhio acuto avrebbe potuto veder l'ore alla torre della chiesa vicina.
Ma intanto che i nostri viaggiatori continuavano alacremente il loro cammino, sorse la prim'alba, spuntò il sole, e ai campanili dei paeselli vicino a cui passavano, si sentivano di tratto in tratto a batter l'ore.... il tempo camminava veloce, nè ancora si sostava; venne il mezzodì, e quantunque la stagione autunnale non desse gran caldo per sè, pure la sferza del sole intorno a quell'ora bruciata, diede tanta noia e tanto affanno a Valenzia che, non usa a quelle corse, sentivasi d'aggiunta indolenzite le membra per la notte vegliata e trascorsa a malagio; andava tempestando il Malumbra perchè si fermassero a riposare un momento in qualche luogo; ma troppo premeva a lui il tirarsi assai lontano dal lago, e con belle parole d'uso in altro paese, giunsero verso l'imbrunire presso Olgiate Olona.
Solo il mortal, benchè ogni senso sbrame, E si sforzi a letizia, ode una voce Che in cor gli grida: L'ore tue son grame! Sempre muta pensier, sempre lo cuoce Uopo sfrenato di scïenza o possa, Sempre una spina a sue calcagna nuoce. Solo fra gli animali ei pur dall'ossa De' cari estinti aspetta vita, e crede Sovrastar gioie e danni oltre alla fossa.
Parola Del Giorno
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