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Aggiornato: 26 giugno 2025
Il Giuliani, che era rimasto fino a quel punto silenzioso ad udirlo, ma commosso, trepidante, presso ad erompere, balzò in piedi a quell'ultima dimanda. Signor duca, diss'egli intenerito, io ripongo tutta la mia fede in voi. Se dopo ciò io mi fossi ingannato, se alcun danno avesse a seguirne, dirò che Dio non esiste. La frase era dubitativa, ma l'accento dimostrava la certezza.
L'accento e l'aria di sorpresa con cui Annetta rispose, rammentarono ad Emilia la sua prudenza, e con un sorriso forzato, dissimulando la commozione, acconsentì ad andar a vedere il ritratto posto in una stanza oscura attigua al tinello.
L'accento con cui si esprimeva allarmò e sorprese molto Emilia. Tremante d'impazienza, gli disse che si spiegasse più chiaro.
Allo stesso modo in tutto il romanzo manca l'accento, la nota, la sfumatura dei ricordi a traverso il sentimento immediato, che è il bisogno di confessarsi e di accusarsi.
Signori, non resistano Ci disse con voce rauca. Nessuno rispose; egli se ne andò... Oh! avessimo avuto un revolver! Lei deve aprirci la porta Ripeteva intanto sul cassero una vocina melliflua, a cui rispondeva l'accento ben cognito del capitano: Mi rincresce, ma fu perduta la chiave... l'assicuro però che quello è il mio spogliatoio...
Scherzoso era l'accento, ma le batteva il cuore forte. Questa volta Leonardo non seppe aspettare un pezzo, nondimeno, quando con un filo di voce chiamò: Ernesta! la bella non rispose.
Davanti alla chiesa stanno altri gruppi seduti o distesi sulla nuda terra, mentre nuovi pellegrini arrivano ancora. Si succedono senza posa durante il giorno, e nella notte che precede la festa, e l'accento solenne dell'inno latino rompe il silenzio, mentre sulla piccola citt
«Non potrei lasciare la casa di mio padre per la ragione ch'egli facesse ciò che è in suo diritto di fare! rispose un po' seccamente la fanciulla. Ma soggiunse tosto, riaddolcendo l'accento: «In ogni modo, ti ringrazio zia, d'avermi aperti gli occhi. Mi abituerò poco a poco a l'idea di non avere più il babbo unicamente per me e di vivere con una matrigna.
La sua ragione le rimproverava sempre una tenerezza che sopravviveva nel suo cuore alla stima; rammentavasi l'espressione de' suoi sguardi allorchè l'avea abbandonato, l'accento con cui le disse addio, e se qualche caso aumentava l'energia de' suoi pensieri, struggevasi in amare lacrime.
Ma era proprio Lorenzo; il Giuliani udì la sua voce, e ne riconobbe l'accento, proprio in quel punto che lo sconosciuto si accorgeva della presenza del nuovo arrivato, e col moto involontario delle ciglia facea voltare da quella parte il Salvani.
Parola Del Giorno
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