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Aggiornato: 23 giugno 2025
Filocrate, vedendo in casa di Lúcia farsi apparecchi per le nozze che aspettavano di far con Crisaulo, si lamenta solo: il che è come uno epilogare sopra de la fortuna. Ed, al fine, discopre a Fronesia chi egli è; e come, la sera avanti, era ito da Lúcia con animo di vendicarsi di averci veduto andar Crisaulo; e, trovatola in aspettare (per essersi giá, la mattina, per consiglio di Fileno, partito Crisaulo de la cittá), aveva ottenuto il suo desiderio. Ed ègli da Fronesia discoperto come quella che egli pensò esser Lúcia fu essa: onde, veduto pur esser cosí volont
In capo a tre anni s'eran divisi: lui se n'era ito fuori: lei se n'era tornata in casa della madre: una vecchia strega che ai suoi tempi n'aveva fatte di tutti colori e adesso, dicevano, insegnava il mestiere alla figlia. Dopo la separazione, lei s'era data a un signore, un banchiere che teneva una villa fra Oneglia e Porto Maurizio.
Poi più d'appresso ebbe novella certa come de la sua terra il caso era ito: e d'uccider se stesso in pensier venne, e lo facea; ma il re Sobrin lo tenne.
Eravi in Prato una potente famiglia, quella del capitano Filippo e di Leuccio de’ Guazzalotri, cui come di parte Nera, facevan capo vari fuorusciti pistoiesi, che in quella Terra eran venuti a confine. Quella notte di cotesti s’eran raccolti in sua casa, Loste Fortebracci, Arrigo Tedici, Rustichello Cancellieri, Masino Visconti, Braccino Braccioforte, Giovanni Forteguerri e Alberto Panciatichi. Mancava solo fra i convocati messer Baschiera di Rinieri de’ Rossi: che dopo le ultime violenze del 1302 contro a’ Neri che in Pistoia gli abbatterono e gl’incendiaron le case, se n’era ito in bando a Firenze. E che, non vi fosse, sapeva male a costoro; perchè gli era uno de’ magnati della citt
Ito Carlo a Francia nell'885, poi a Germania, gli è rapita Francia da Odone conte di Parigi, e Germania da Arnolfo duca di Carintia e bastardo di Carlomanno, nell'887; ed egli muore poi, naturalmente, o strozzato, in gennaio 888. Allora levasi ultima Italia; e di febbraio è incoronato re in Milano Berengario duca o marchese del Friuli, figlio di Gisela figlia di Ludovico il bonario.
Nella notte siamo svegliati da suoni di tromba, canti, gridi, pianti: è un grande che se n'è ito al creatore, e così se ne d
Stettero muti alcuni istanti: finalmente il Conte discorreva, volgendo la testa: «Gisfredo, dove sei ito? ritornami allato; perchè ti stai discosto?» Poi vedendosi il pugnale nella destra, lo riponeva continuando: «Vivi sicuro, non sai che nessuno uomo adesso mi è più necessario di te?» e tra i denti aggiungeva: «La tua ora non venne.» «Dice bene il Messere, v'intendo anche ritto.»
Era la lenta agonia del mal sottile, il fuoco dell'esistenza le si spegneva ad ogni ora, costante: oh, povera fanciulla, come presto ti si sfrondò la corona delle illusioni! E Pierio perchè si allontanò? Tuo fratello deve calare a Messina. Se n'è ito a desinare, e fra un'ora sar
<<Quelli e`>>, rispuose, <<Provenzan Salvani; ed e` qui perche' fu presuntuoso a recar Siena tutta a le sue mani. Ito e` cosi` e va, sanza riposo, poi che mori`; cotal moneta rende a sodisfar chi e` di la` troppo oso>>. E io: <<Se quello spirito ch'attende, pria che si penta, l'orlo de la vita, qua giu` dimora e qua su` non ascende,
70 Se fosse stata ne le valli Idee vista dal Pastor frigio, io non so quanto Vener, sebben vincea quell'altre dee, portato avesse di bellezza il vanto: né forso ito saria ne le Amiclee contrade esso a violar l'ospizio santo; ma detto avria: Con Menelao ti resta, Elena pur; ch'altra io non vo' che questa.
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