Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !
Aggiornato: 4 giugno 2025
Quel che fe' poi ch'elli usci` di Ravenna e salto` Rubicon, fu di tal volo, che nol seguiteria lingua ne' penna. Inver' la Spagna rivolse lo stuolo, poi ver' Durazzo, e Farsalia percosse si` ch'al Nil caldo si senti` del duolo. Antandro e Simeonta, onde si mosse, rivide e la` dov'Ettore si cuba; e mal per Tolomeo poscia si scosse.
risponder lei con viso temperato: <<Che farem noi a chi mal ne disira, se quei che ci ama e` per noi condannato?>>, Poi vidi genti accese in foco d'ira con pietre un giovinetto ancider, forte gridando a se' pur: <<Martira, martira!>>. E lui vedea chinarsi, per la morte che l'aggravava gia`, inver' la terra, ma de li occhi facea sempre al ciel porte,
e disse l'uno: <<O anima che fitta nel corpo ancora inver' lo ciel ten vai, per carita` ne consola e ne ditta onde vieni e chi se'; che' tu ne fai tanto maravigliar de la tua grazia, quanto vuol cosa che non fu piu` mai>>. E io: <<Per mezza Toscana si spazia un fiumicel che nasce in Falterona, e cento miglia di corso nol sazia.
che quella di colui che li è davante; e noi movemmo i piedi inver’ la terra, sicuri appresso le parole sante. Dentro li ’ntrammo sanz’ alcuna guerra; e io, ch’avea di riguardar disio la condizion che tal fortezza serra, com’ io fui dentro, l’occhio intorno invio: e veggio ad ogne man grande campagna, piena di duolo e di tormento rio.
e disse l’uno: «O anima che fitta nel corpo ancora inver’ lo ciel ten vai, per carit
che fu concetta ne la falsa vacca; e quando vide noi, se' stesso morse, si` come quei cui l'ira dentro fiacca. Lo savio mio inver' lui grido`: <<Forse tu credi che qui sia 'l duca d'Atene, che su` nel mondo la morte ti porse? Partiti, bestia: che' questi non vene ammaestrato da la tua sorella, ma vassi per veder le vostre pene>>.
L’animo, ch’è creato ad amar presto, ad ogne cosa è mobile che piace, tosto che dal piacere in atto è desto. Vostra apprensiva da esser verace tragge intenzione, e dentro a voi la spiega, sì che l’animo ad essa volger face; e se, rivolto, inver’ di lei si piega, quel piegare è amor, quell’ è natura che per piacer di novo in voi si lega.
L’animo, ch’è creato ad amar presto, ad ogne cosa è mobile che piace, tosto che dal piacere in atto è desto. Vostra apprensiva da esser verace tragge intenzione, e dentro a voi la spiega, sì che l’animo ad essa volger face; e se, rivolto, inver’ di lei si piega, quel piegare è amor, quell’ è natura che per piacer di novo in voi si lega.
«Ricordivi», dicea, «d’i maladetti nei nuvoli formati, che, satolli, Tesëo combatter co’ doppi petti; e de li Ebrei ch’al ber si mostrar molli, per che no i volle Gedeon compagni, quando inver’ Madïan discese i colli». Sì accostati a l’un d’i due vivagni passammo, udendo colpe de la gola seguite gi
Ne l'ordine ch'io dico sono accline tutte nature, per diverse sorti, piu` al principio loro e men vicine; onde si muovono a diversi porti per lo gran mar de l'essere, e ciascuna con istinto a lei dato che la porti. Questi ne porta il foco inver' la luna; questi ne' cor mortali e` permotore; questi la terra in se' stringe e aduna;
Parola Del Giorno
Altri Alla Ricerca