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Aggiornato: 22 luglio 2025
Sappi amico Fidel: che per mia sorte O trista: o buona: un glorioso aspetto Con accoglienti e sì legiadre: e accorte L'altr'ier me apparve: che mi fe' suggetto: In modo tal ch'io corro a dura morte S'io non sfoco l'ardor ch'io chiudo in petto: Sì che al mal: che fa l'alma mia tapina Chieggioti alcun soccorso: o medicina: E acciò che intendi il tutto: & sappi come Possi aiutar: l'anima mia che langue Chyreresis di questa: è il proprio nome Giovane: riccha: bella: alta di sangue: Il dolce dir i begli occhi: e le chiome: Fan che tutto ardo: e tutto vengo exangue Però Fidel: sì come saggio e pio Piaquati dirmi: quel che far debb'io.
Perdonami! Ora che vuoi fare? Non so. Che cosa intendi di dirle? Non so. Non sai? No.... ti giuro che non so.... Vattene, vattene. Non reggo più a questo supplizio. Vattene. Ho tanta vergogna di te! RAIMONDO lo bacia ancora, poi esce per la sala da pranzo. lo segue con gli occhi, a lungo. Poi si scuote.
Ma bada: questa non è precisamente la mia casa. Francesco Non me ne affliggo, purchè possa diventare, provvisoriamente, la casa mia. Ma, a proposito, non ti ho sempre scritto, indirizzando le lettere qui? Carlo Naturale. Io, qui, in questo grazioso bugigattolo, ricevo lettere, e ricevo... intendi? Francesco Intendo: è il tuo bureau... d’affari.
Che cosa dici?... che cosa intendi di fare?... esclamò la Nena spaventata. Ciò che voglio fare non ti riguarda. Ma la mia padrona? Non ci devi pensare. No, no. Sandro, non voglio; non voglio che tu le faccia del male. T'ho contato tutto, perchè ero gelosa, ecco, non per altro. Oh, non l'amo, no. Sta tranquilla che non l'amo e ne avrai presto la prova.
Sei dunque contento che io t'abbia letto nel cuore? Sì, perchè tu non vorrai rider di me. Figurati se ne ho voglia! Ma che cosa intendi ora di fare?
"Intendi gi
Tornò dopo cinque minuti tutta agitata, accese in fretta la lanterna rossa che attaccò ad un bastone. Prese il corno che stava quasi sempre inoperoso attaccato al muro e se lo mise a tracolla. Che fai? -le disse la madre. È venuta una frana, è caduto il ponte, che orrore! Che cosa intendi di fare? Bisogna fermare il treno. Sei pazza? Lascia fare a me, non t'inquietare, vedi, preparo i segnali.
Ed ora, io non ti ho domandato che cosa tu sperassi per lo addietro da lei: ti domando in quella vece che cosa speri adesso, poi che ella ti ha richiamato alla tua condizione di vassallo. Non ella, gridò il Bardineto, non ella, il destino. Vedi, Sangonetto, tu ti sei giudicato da te. V'hanno cose che tu non intendi, nè verresti a capo d'intendere.
Io sono venuto qui per sapere come intendi di riparare al tuo onore, dopo l'insulto che hai ricevuto. Prima di tutto non capisco perchè tu voglia pigliartela così calda.... Me la piglio calda, sissignore; me la piglio calda perchè tu sei mio cugino, me la piglio calda perchè l'onor tuo è anche l'onore della nostra famiglia, e in fine me la piglio calda perchè vedo te pigliartela troppo fredda!
Oh, Tullio, Tullio, soffocami, fammi morire! Non posso, non posso, intendi?, non posso più reggere; non voglio più soffrire. Ella gridava esasperata, guardandosi intorno con occhi di pazza, come per cercare qualche cosa o qualcuno che le desse l'aiuto che io non potevo darle.
Parola Del Giorno
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