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Bianca è quasi nuda. Non vuole la luce. Io esigo lo splendore illuminato di quel corpo ed eccolo finalmente tutto da baciare con mille elogi deliranti, carezze che frugano si arrampicano insistono divorano. Velocit

Tuf tuff tuff della lavandaia che sbatte e sciacqua quei panni forse bende insanguinate nel fosso d'oro blu. Blu blu blu blu blu di tacchine berlinesi e romantiche. Plaaff plaaff di sterco di vaaacca vaaacca. Valaaa bireee vekiii moreee. Bruuc bruucrof. =Zzzzzzz= di mosconi tedeschi che tornano =zzzzzz= insistono =zzzzz= pungono metodici, filosofici.

E il maggiore concluse: «Con simili disertori si deve assolutamente vincere la guerraIl 14 Giugno tutto è pronto. La nostra linea aspetta l'urto con sicurezza. Si parla di nuove batterie austriache non ancora individuate. I pessimisti insistono sulla pericolosa propaganda disfattista che Milano e Torino particolarmente inoculano colla posta ai soldati in linea.

Il nostro Pepe è fra quelli ed alcuni de' nostri e molti dell'Italia centrale. Ma quali? Membri di governi provvisorî, che tradirono la causa italiana alla illusione del non intervento, e non possono in oggi condannarsi da , però insistono su quelle miserie.

Giuliano non fu lasciato che pochi mesi ad Atene, ma questi pochi mesi hanno avuto, come lo affermano i suoi contemporanei, una grande influenza sull’animo suo. Egli teneva ancora celate le sue convinzioni religiose, ma ciò non gli impediva di infervorarsi negli studi ed anche nella conoscenza dei Misteri, che costituivano il principale atto di culto di quel simbolismo politeista di cui Giuliano voleva fare la religione del mondo. Eunapio, Socrate e Sozomene insistono tutti sull’importanza che ebbe, nella vita di Giuliano, la sua dimora in Atene. Ma i due narratori più autorevoli ed interessanti sono, come sempre, Libanio e Gregorio. Libanio dice che, presentatosi Giuliano ai professori di Atene, e offertosi ad un esperimento, si trovò che ne sapeva più dei maestri, così che «solo di tutti i giovani che accorrevano ad Atene, ne ripartiva, avendo insegnato più che imparato. Pertanto si vedevano continuamente intorno a lui degli sciami di giovani, di vecchi, di filosofi, di retori. A lui guardavano anche gli dei, ben sapendo ch’egli avrebbe risollevato il patrio culto. Quando parlava era, insieme, ammirabile e modesto, poichè, checchè dicesse, subito arrossiva. Di questa sua mansuetudine tutti godevano, e i migliori traevano profitto dai suoi insegnamenti. E il giovinetto aveva intenzione di vivere e di morire in Atene, e ciò gli pareva il colmo della felicit