United States or Fiji ? Vote for the TOP Country of the Week !


Avete detto che torna domani? replica Goccelino. Cosa avete, ser cavaliere? chiede inquieto il portinaio, vi sentireste forse male? Kirie eleison! Gli è pur vero che il padre priore con reliquie ed agnus dei, con miracoli e senza guarisce infermi, Christe eleison! ma evvi ancora il vecchio padre Adalberto che..... Addio, frate, grida l'altro, e volgegli il dorso.

Poi, gli infermi che la morte risparmiava, se ne andavano, e non li rivedeva più. I trovatelli venivano reclamati dai parenti, da una nutrice, da un primo venuto, che ne aveva bisogno per farsi servire, ed essi pure se ne andavano, e non li rivedeva più. Tutti i suoi affetti erano troncati, e la monaca rimaneva sempre sola.

Vi sono sventure, come vi sono infermi a cui non vale virtù di senno, virtù di farmaco. Io non nego la piet

Del resto, mi pare che oggi egli stia molto meglio del solito, ad onta del mal tempo sempre grave agli infermi, per cui se mai continuasse di tal passo.... Vi sarebbero delle speranze? Purchè continui di tal passo, potrebbero anche diventar ragionevoli le speranze.

Gli infermi e gli stessi moribondi possono validamente contrarre matrimonio, benchè sieno incapaci all'accoppiamento immediato. Ho detto, sia essa assoluta, o relativa, perchè il matrimonio si contrae con una persona determinata; e se con questa persona esso non può essere consumato, è nullo.

E questo fu detto, e lo andremo ripetendo, finchè la esecrazione pubblica non gli abbia presi a sassi: ella è la morte dei lupi affamati; tornate, o paltonieri, ai solchi aviti, che vi piangono lontani, tornate magari nel ghetto a vendere ciarpe, scorticate clienti, uccidete infermi, tuffatevi rospi nel sembiante, e più nell'anima nei fanghi del Sebeto e della Dora; tutto men peggio, che vedere caduta la Patria tra gli artigli di questi sciagurati adoratori della nuova Trinit

Del resto, ti ringrazio della profferta; ripigliò Filippo, con accento malinconico, ma non potrò scrivere nel nuovo giornale. Questo lusso non è fatto per me. Si perderebbe del tempo, ed io non posso perdere neanche un'ora del mio. Vedi, Ariberti; io dovrò faticar molto per vivere agli studi in Torino, e cercarmi forse qualche occupazione fuori via, per guadagnarmi il diritto di restare. Hai da offrirmi lavoro? Lo accetto, qualunque esso sia. C'è da far l'amanuense? Ho, grazie al cielo, una bella mano di scritto. Far di conti? Ho l'aritmetica sulle dita. Vegliare infermi? Non patisco il sonno. Corregger bozze di stampa? Ho buoni occhi. E poi, non vedo che una cosa; rimanere agli studi. Sono venuto con questa idea. Forse è una vanit

E scese le scale con una grande commozione in cuore e nell'anima un vivo senso di gratitudine verso Dio. «Oh ! !... a monaca! in un convento!... meglio, meglio, poverina! andava dicendo fra . A curare gli infermi, a servire il Signore nella piet

Però ch'Io so' medico, e voi infermi; e do a tucti quello che è di necessitá e di bisogno a la vostra salute e a crescere la perfeczione ne l'anima vostra. Questa è la veritá, e la dichiarazione degli stati delle decte lagrime dichiarate da me, Veritá etterna, a te dolcissima mia figliuola.

Essere disgraziati è da tutti; non abbiosciarsi, saper sopportare con rassegnazione, pentirsi e riparare, è da pochi; è da buoni e forti! susurrò. Il pensiero le corse a Teresa, la sorella del povero Cecchino. La vide in convento, sorridente sotto la cuffia nera che le nascondeva i capelli d'oro, pietosa con gli infermi che avevano bisogno delle sue cure, lieta nell'idea di Dio.