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Aggiornato: 12 maggio 2025
Questo stato di cose durò alcun tempo. Una sera io mi ridussi a casa più presto del solito; incontrai Eugenio solo con Clelia. Quella vista mi fe' male. Da qualche tempo Eugenio era venuto più di rado; la mia freddezza dissimulata a stento l'aveva tenuto lontano; tuttavia egli non aveva mai mentito la sua indole affettuosa; mi avea ricercato delle mie confidenze, e mi aveva fatto le sue. Io era stato sempre fra due, se dovessi credere al suo candore, ovvero ad una astuta dissimulazione nè mai potei accostarmi a quest'ultima credenza; e poi che non ebbi altro pretesto di odiarlo, quasi gli feci colpa della sua ingenuit
Ah, suo marito!... ripetè soltanto, sommessamente, meccanicamente, dopo che entrambi ebbero mossi lunghi passi senza dire una sillaba. E tu non lo conosci? soggiunse dopo un altro silenzio. Non lo conosco, non credetti neppure che esistesse, quando la incontrai. Era un marito così lontano, invisibile, introvabile!
Suonavano allora le undici, e trovai che la signora Luise era uscita da una mezz'ora per andar a prendere una sua sorellina alla Volkschule delle Benedettine nel convento di Santa Valpurga. Mi feci insegnare la via, passai dal convento, incontrai molte bambine che ne uscivano, ma non lei.
Entrai nel palazzo, girai per varie sale e corridoi senza vedere anima viva e senz'udire un rumore il quale desse indizio ch'era abitato, sin che incontrai un usciere che mi si mise ai fianchi, e fattomi attraversare uno stanzone dov'erano parecchi impiegati immobili come automi, mi condusse nella sala delle curiosit
Per via incontrai una donna vestita a bruno. Camminava innanzi a me, nè io poteva vederne che le spalle. Quella donna doveva essere mesta, dovea aver pianto al pari di me qualche cara perdita. E mi affrettai, e le venni a fianco, tratto da quella simpatia improvvisa e prepotente che è inspirata da uno stesso dolore. Mi ero ingannato.
Cantica. M'era sembrato si potesse fare una specie di romanzo in due o tre volumi, dipingendo un generoso cavaliero italiano del secolo decimoquarto, il quale visitasse una dopo l'altra le varie dominazioni in cui stava divisa la nostra penisola, e così si disingannasse di molti sogni. Provatomi a tal lavoro, incontrai troppi scogli, stante l'obbligo che ha di svolgere con minutezza molti argomenti chi assume lunga prosa relativa a punti storici. Convertendo il soggetto in cantica, tutti i quadri si sono impiccioliti; ma forse così il lettore non avendo tempo d'annojarsi, potr
Presto ne scoprii la ragione; incontrai una compagnia di pellegrini che tornavano dal celebre convento di Casamari, gli uomini col bordone in mano, le donne portando sulla testa panieri di provvigioni, vestiti tutti nella pittoresca foggia dei monti latini.
«Il domani la incontrai nella sala di lettura. Le dissi, come la cosa più semplice del mondo, come la sola cosa che dovessi naturalmente dirle: « Perchè non siete venuta? «Mi guardò senza meraviglia; sorrise appena; rispose con un'altra domanda, socchiudendo gli occhi: « Perchè mi avete aspettata?
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