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Aggiornato: 27 giugno 2025
Ed in che modo? dimanda Gisulfo che stava attento ed impaziente ad udire. In che modo? continua l'abate, eccolo. Quanti siete che volete essere i Curiazii di Salerno? Poniamo dieci. Ebbene questi dieci si disputino fra loro chi debbe affrontare il nemico. Ci uccideremo tutti, rispose sorridendo Baccelardo.
Ma queste paure erano brevi e rare; il suo spirito si risollevava più audace, la sua mente brillava di nuovo della luce del pensiero. Allora diventava ciarliero; mi parlava dell'arte con passione, come d'una innamorata che gli avesse sorriso; e nella sua ebbrezza immaginava un quadro, e lo incominciava impaziente, e spesso lo finiva colla stessa febbre.
Quando erasi spiccato da Candiano per andare in traccia del Visconti nelle cui mani aveva sentito trovarsi Valenzia, si recò subito di fatto al palazzo di colui. Ma impaziente d'indugio, non avendovi trovato nessuno, si tolse di l
Vuoi ch'io vada al Valentino a far un giro con Gualfardo? vuoi? « Eh! va. Omai sei artista; se gli ho permesso di andare ad incontrarti a Milano, non vedo alcun male a lasciarti fare una passeggiata con lui. Del resto è il tuo fidanzato. «Io mi avviai alla mia camera per prepararmi col cappellino, tanto ero impaziente di uscir subito appena Gualfardo fosse giunto.
E contro gli eccessi di un idealismo impaziente che nella visione dell'umanit
Gaetano Tognetti, giovane di carattere più irrequieto e impaziente, non sapeva adattarsi alle angustie del carcere, nè sopportare in pace la rovina di tanti ardimenti, nè riposarsi nelle aspettazioni dell'avvenire. Insofferente della prigione, si martoriava più e più colle smanie incessanti, che gli rodevano il cuore, e che esalavano in grida disperate di cruccio e di dolore.
Diciamo subito, senza tenere i lettori alla corda, quali fossero le ragioni della tristezza e della rabbia di Martino Alonzo Pinzon. La sua caravella, separata dalla capitana per la violenza dell’uragano, era stata spinta in un’altra direzione, verso il golfo di Biscaglia, ove, non senza stento, aveva approdato a Baiona. Ignorando se Cristoforo Colombo fosse sfuggito a quella fortuna di mare, impaziente di precorrerla ad ogni costo, preoccupando a suo favore il giudizio della corte e del popolo di Castiglia, Martino Alonzo aveva scritto subito al re e alla regina, informandoli delle fatte scoperte. Ma il linguaggio suo, in quella lettera, non era di un ufficiale subalterno, che riferisse al suo comandante la gloria dell’impresa; era quello di un millantatore, che volesse attribuirne a sè tutto il merito. Di Cristoforo Colombo egli non faceva parola; forse aspettando dal tempo la certezza di un naufragio che gli pareva molta probabile, si disponeva a non parlare che di sè, dimenticando il comandante supremo. E frattanto, chiudeva la sua lettera domandando licenza di recarsi alla Corte, per esporre alle Loro Altezze la peripezie del suo viaggio e l’ordine e la importanza delle scoperte, che aveva fatte di l
Era impaziente: il prolungarsi di quella situazione gli pesava: ma però si conteneva perfettamente, tanto che il conte di San Giorgio, il quale l'osservava di continuo, si chiese se egli si fosse risolto a perdonar tutto ed a riparare la colpa del padre.
Ah! esclamò Fathma coi denti stretti e accarezzando l'impugnatura dell'jatagan. Allunghiamo il passo; sono impaziente di vedere il luogo dove cadr
E ben più udii dal labbro tuo eloquente, Quando insiem leggevam famose carte, Ove un illustre ingegno miscredente Rampogne avea contro alla Chiesa sparte: Dal seggio allor balzasti impazïente, E ti vidi magnanimo scagliarte A sostener con voci alte e robuste, Che le accuse ivi mosse erano ingiuste.
Parola Del Giorno
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