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Aggiornato: 20 giugno 2025
Andiamo! disse malinconicamente la signora Maddalena, a cui pareva che Aloise di Montalto meritasse un po' più di compassione. Quando le due amiche tornarono nel salone di Flora, la prima parte delle danze era finita, e Ginevra, prendendo il braccio del più ragguardevole tra tutti i suoi convitati, diede il segno di entrare nella credenza, dov'era imbandita la cena.
Essi avevano innanzi a sè imbandita una piccola mensa ben provvista di pane, frutti e vino; i ragazzi, tutti belli e pieni di salute, godevano intorno alla tavola della refezione che lor veniva distribuita con indicibile affetto dai genitori.
Sperongiallo e Nasella si videro imbandita una colazione più lauta della consueta; quando i due gozzi furon pieni e oltre l'usato appariscenti, la massaia scese giù nel cortile, afferrò i due volatili per la coda, li chiuse in un canestro, e partì con quello alla volta di Incino. I due reclusi non emisero un gemito.
Il piccolo John incantato di trovare tanta bellezza e tanta grandezza ove aveva supposto di non trovar altro che solitudine e deserto fu più sorpreso ancora quando, seguendo la compagnia nell'interno del castello, s'accorse che in uno splendido salotto stava preparata una ancor più splendida mensa riccamente e copiosamente imbandita di ogni specie di vivande.
Tutto si rammorbidisce, tutto si spiana. E che sarebbe il mondo alla rinchiusa, se ella uscisse, malaccorta, dal nido? Troverebbe ella la cameretta acconcia, l'oratorio vicino, la mensa imbandita alle sue ore, i loggiati, i giardini, e a farla breve tutte le agiatezze di un palazzo, in uno di que' nostri quartieri cittadineschi, che paiono fatti a posta per starne fuori?
Signori disse il dottorone appendendosi il tovagliolo sotto il mento vi invito al maggiore raccoglimento, ad una concentrazione religiosa davanti a questa tavola imbandita con ogni ben di Dio. Mangiate, o signori; la mensa è l'unico vero. Toniolo, a capo tavola, sorrise, volgendo i begli occhi di velluto alla timida sposina che non osava contraccambiargli l'occhiata.
Mezz'ora dopo sedevano tutt'e tre intorno alla piccola tavola imbandita sulla terrazza, nell'ombra fitta d'una pergola di vite americana, che si appoggiava da una parte al muro della casa e dall'altra al grande oleandro in fiore. I due giovani, messi in vena dalla giurisprudenza, fecero onore alle uova, al montone, al pane fresco e al vin bianco non troppo brusco. Si parlò delle prossime Regate, che dovevano quest'anno aver luogo nel bacino di Tremezzo e che avrebbero attirata mezza Lombardia. Ci dovevano essere corse a vela, corse di canotto, corse di barcaiuoli, per le quali si stavano gi
Milioni di bottiglie del più spumante Asti sonoro schizzavano, decapitate ma allegrissime sulla tavola imbandita del cielo, fra le ondate orchestrali dei raggi, lunghi archetti d'oro che spremevano giù nelle profonde cavate il terrificante cuore dolcissimo di Dio. Dio! Dio! Dio! Dio! gridava Pagiolin. Dio è luce! Dio è musica! Dio è profumo!
Non scendete a Pedavoli? dimandai al colonnello Plutino. A vendicare Romeo? No, a mangiare un pollo arrosto. Temo il veleno, o un'archibusata dalla finestra d'un granaio. Contemplai or ora la mensa imbandita del sindaco; c'è fior di maccheroni, e burro eletto, e mastelletti opimi di miele, e vini prelibati, e frutta superbe, e fiori, e olezzante biancheria, e posate d'argento e lieti visi.
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