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Mentre era per rispondere, Loredana scorse sulla mensoletta di legno scolpito la piccola figura di biscuit, una pastorella settecentesca con un canestro infilato sul braccio e un piccolo fiore nella destra che offriva. La giovane si alzò a prenderla e la fissò attentamente.

Volevo dirti che in quel canestro ci sono sei trote dell'Arve, pescate stanotte a Chamonix, squisite. Faccio colazione con voi. Via. TOMMY, NENNELE, il GROOM, poi MARTA. TOMMY ha letto il biglietto ed è andato alla tavola a scrivere. Straccia un primo foglio, ne ricomincia un altro, con movimenti del capo che esprimono contrasto interno di sentimenti. Nennele intanto ha preso il canestro.

Regina camminava avanti, col suo passo di capra, Flora nel mezzo, e Bortolo che aveva qualche annetto di più, alla retroguardia, col suo canestro sul braccio e il lungo bastone in mano.

Il serafino biondo aveva ripigliato il suo albo. E quegli avanzi d'un corpo raccolto nel sonno eterno furono ritratti dalla matita sulla carta; dopo di che, pezzo per pezzo, lo scheletro fu levato dalla fossa e collocato in un canestro. Il teschio era benissimo conservato, e la bianchezza e la porosit

Mise sottosopra con furore il cassetto dello scrittoio come fosse un canestro da lavoro; aperse plichi di carte, li sparpagliò in terra, mosse, rimosse involtini, rovesciò porta sigari, infranse una pipa, operò una specie di strage, ma non rinvenne il danaro. La spossatezza la prese. Cadde su la poltrona chiudendo gli occhi, desiderando di morire.

«Mi pare di vedere ancora una bella giovane di venti anni venir tutti i giorni con un canestro pieno di viveri, che distribuiva indistintamente a poveri e ricchi, amici e sconosciuti, a tutti quelli che erano l

Chiama dalla comune. Marta. Guarda il groom con aria diffidente. MARTA entra. È una contadina vestita molto umilmente. Prendi. Sono delle trote per la colazione. Marta esce col canestro. TOMMY ha finito di scrivere e chiama il groom. Vieni qui. Lo conduce presso la finestra, gli parla sottovoce, quello gli risponde allo stesso modo. NENNELE s'avvia per uscire a destra. Stai pure, sai.

Ah, bisogna ch'io riveda quella mia fantolina! esclamò Clarice, quantunque avesse la bocca piena. Andrò a trovarla, andrò ad abbracciarla. Non l'ho mai dimenticata un'ora, in tutto questo tempo. Così bella, così buona, quella creatura di Dio.... Grazie! Filippo le versava una seconda tazza , qualche goccia di latte, e le porgeva il canestro argenteo coi biscottini. Grazie.

Riverenza all'altare! disse sottovoce il prete; e Battistone, che sentiva il suo canestro sul braccio, nel traversare quel semioscuro ambiente, provò qualche cosa nell'animo, come sarebbe la paura di cadere da un gradino che non c'è. Dalle due finestre d'angolo, che davano sulla piazza Castello, si vedevano i lampioni a gas, quasi soffocati dalla nebbia e dalla neve in un cerchio rossiccio.

A mezzogiorno un tedesco usciva con un canestro coperto sotto il braccio dalla porta laterale di una birraria di Houston Street. Essendo proibito di comperare alla domenica qualunque cosa, anche il pane, un policeman lo fermò e gli chiese: Che cosa avete in quella cesta? Il tedesco, che aveva un boccale di birra, rispose prontamente: Un gatto arrabbiato che vado ad annegare nel fiume.