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Aggiornato: 16 giugno 2025
Ma lasciamo la tragedia in disparte; proseguì l'allegro giovanotto, ricadendo col gomito sul guanciale. lo vi ho fatto entrar qui, perchè non aveste ad aspettar troppo il mio scendere dalle molli piume. Licenziatemi quest'altra frase, vi prego, poichè stamane sono nel classico, e appunto quando giungevate voi stavo pensando a due personaggi dell'Eneide. Oh diamine! E chi sono, costoro?
E in questo dire gli accostò il cucchiaio alle labbra. Il vecchio bevve, e la sua testa ricadde inerte sul guanciale. Frattanto la pendola, che era di rincontro al letto, scoccò un tocco. È gi
Nascose il volto tra i guanciali, piangendo liberamente; Emilia le passò le braccia attorno al busto, mettendo il capo presso il capo di lei. Così piansero a lungo, rischiarate dalla luce giallastra della candela elle si consumava: e l'alba trovò le due donne discinte, che parlavan della morte, a testa china sul medesimo, guanciale.
Erran per l’aere Lievi, invisibili Battiti d’ale, Soffii, bisbigli.... Passano larve Presso il guanciale.
Scambiati i soliti saluti, il Gran Vizir sedette sopra una materassa distesa lungo la parete, incrociò le gambe, si strinse sul ventre con tutte e due le mani un grosso guanciale rotondo, suo atteggiamento abituale e notissimo, e non si mosse più di così per tutta la sera.
Sorgono dall'ampia cerchia dell'orizzonte mutevoli forme: linee ondulate di lontane colline, picchi superbi, rocche munite; aerei ponti si slanciano arditi, lunghi fiumi serpeggiano, isole e continenti si formano. Non reclinereste voi la stanca testa su quel morbido, voluttuoso guanciale? Qual pastore guida quell'armento sterminato?
Dico che il giovane, il quale fu condannato per la ferita fatta al signor Roberto... non è lui l'assassino.... Antonietta ricadde col capo sul guanciale. Ma parla.... parla.... soggiunse a stento, col volto tutto bagnato di lacrime, mentre cercava con una mano la mano di Lina.
Aperse le braccia come se le stendesse a qualcuno e mormorò il nome di Teresa. Poi si lasciò andare su 'l guanciale, supino, la bocca aperta, inanimato. Lucia si sentì vacillare; le girava la testa; nel cervello sentiva un ronzio doloroso; non scerneva più le persone; più non si raccapezzava. Qualcuno le offerse il braccio, la strascinò via, le fece sorseggiare del cognac.
Rientrata nella camera, Emilia volle vedere di nuovo il letto; osservando la punta bianca del guanciale che usciva di sotto al velluto nero, le parve scorgere un movimento.
Taci... taci.... e si metteva un dito sulla bocca e alzava gli occhi al cielo. Taci. Ho resistito, oh! se gli ho graffiato la faccia.... Ella cacciò allora la testa sotto il guanciale, ed io restai solo col lucignolo agonizzante.... Una scampanellata che venia dalla camera di Don Luigi interruppe il racconto terribile del povero vedovo.
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