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Aggiornato: 16 giugno 2025


Fece scricchiolar sotto i passi incerti e pesanti il legno della scala, entrò in camera, accese il lume e si svestì per coricarsi. Sperava che Caterina non lo sentirebbe. Ma ella, benchè mezza addormentata, lo sentì egualmente. Aperse un occhio, sollevò la testa sul guanciale e domandò come in sogno: E i carabinieri? Benvenuto ammorzò il lume in quel momento.

Il piccolo portafogli l'avevo sotto il mio guanciale: quando i miei parenti erano a pranzo, mi tiravo su a sedere sul letto, prendevo il portafogli, lo aprivo, leggevo il tuo nome e lo baciavo. E i miei libri francesi? Raphael et les confidences?

Seguita da don Marco, da Marta, da Tecla, e da una processione che la più lunga non si era mai veduta; la morta, col capo scoperto su d'un guanciale, pareva salire al trionfo verso il castello.

Quando dorme io me ne sto silenzioso a guardarla col gomito appoggiato al guanciale, e allora mi pare di sentire la presenza d'un essere invisibile che penetri dentro di me, che mi avviluppi in un amplesso di fuoco, e mi parli una parola dolce in segreto.

"Si ricordano le sue carezze e i suoi baci, e i suoi dolci rimproveri che vanno ai cuore e s'intende risuonare per lungo tempo all'orecchio l'eco d'una canzone del paese natale che la poveretta canticchiava daccanto alla culla e pare sempre di vedere un viso dolce chino sul guanciale. Oh! la è pure una buona creatura la madre!

Gertrude fece un altro segno a Cipriano, che pendeva da ogni suo movimento. Il giovine la sollevò a sedere e con infinita cura le acconciò il guanciale sotto la testa. Quindi cadde egli pure in ginocchio accanto al letto. La moribonda con uno sforzo supremo alzò ambe le braccia e impose le mani sul capo dei due giovani, come accomunandoli in un'ultima benedizione.

E si pose a ravviarle i capelli sulla fronte, le coltri intorno al collo, e il guanciale, e il piumino, proprio come ad una bimbetta in culla, bevendo il raggio di quei cari occhi mesti, dove ondeggiava un pensiero inafferrabile.

Ci fu in torno al traino una sollecitudine pietosa di femmine che volevano rianimare l’agonizzante: tante mani amorevoli gli cambiarono le strisce di tela su le ferite, gli spruzzarono d’acqua la faccia, gli accostarono alle labbra bianche la zucca del vino, gli composero una specie di guanciale più molle sotto la testa.

Tremante alzò il capo, ascoltò attenta: tutto era nel silenzio; credendo essersi ingannata, si riadagiò sul guanciale.

«Vengono, vengonosclamò a un tratto la fanciulla rimescolata. «Allora tu non ti muovere più di qui; e mentre andranno in chiesa, noi ce ne staremo coll'anima di tua madre, che certo a quest'ora è con noi. Pregheremo che campi almeno te da queste cose; inginocchiati e metti la tua faccia qui sul guanciale, vicina alla mia

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