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Aggiornato: 11 maggio 2025


Io Lascia Dante e la letteratura italiana. È un altro vespaio, dove per ora non voglio cacciarmi. Torniamo ai classici greci e latini. E dimmi: con quale altro mezzo, se non con questo cercar nelle tarlature dei codici, si potr

Lascia parlare a me, ch'i' ho concetto cio` che tu vuoi; ch'ei sarebbero schivi, perch'e' fuor greci, forse del tuo detto>>. Poi che la fiamma fu venuta quivi dove parve al mio duca tempo e loco, in questa forma lui parlare audivi: <<O voi che siete due dentro ad un foco, s'io meritai di voi mentre ch'io vissi, s'io meritai di voi assai o poco

Elena fu moglie de' re Menelao di Grecia, la quale fu tolta per Paris figliuolo del re Priamo di Troia, per cui finalmente la detta terra per li Greci deserta rimase. ¶ Achille fu figliuolo de' re Peleo d'Atilia, detta Civita di Creti, il quale, essendo a Troia nell'oste de' Greci con certi compagni per fare alcuna pace della morte d'Ettore, da quei dentro fu falsamente fidato, dovendo torre Polisena figliuola de' re Priamo, di cui egli era vago, per moglie, e dare Andromaca, cioè la moglie ch'era stata d'Ettore, a Pirro suo figliuolo.

Ed anche ai buoi! gridò Gino, interrompendo a sua volta. Son belli anch'essi, e i loro occhioni umidi piacquero tanto ai Greci, che essi ne fecero una particolarit

93 Cillaro, so, non fu, non fu Arione di te miglior, meritò più lode; alcun altro destrier di cui menzione fatta da' Greci o da' Latini s'ode. Se ti fur par ne l'altre parti buone, di questa so ch'alcun di lor non gode, di potersi vantar ch'avuto mai abbia il pregio e l'onor che tu avuto hai;

«Costoro e Persio e io e altri assai», rispuose il duca mio, «siam con quel Greco che le Muse lattar più ch’altri mai, nel primo cinghio del carcere cieco; spesse fïate ragioniam del monte che sempre ha le nutrice nostre seco. Euripide v’è nosco e Antifonte, Simonide, Agatone e altri piùe Greci che gi

E i trovatori, da Pindaro instruiti da Orazio, correndo all'arpa prorompevano in canti spontanei ed intimavano all'anima del popolo il sentimento del bello, gran tempo ancora innanzi che l'invenzione della stampa e i fuggitivi di Costantinopoli profondessero da per tutto i poemi de' greci e de' latini.

In nessuna parte del mondo fuori della Sicilia sarebbe stata possibile una marcia come quella dalla Piana dei Greci a Marineo, da Marineo a Missilmeri; da questo a Gibiltossa e finalmente dall'ultimo punto a Palermo nella notte dal 26 al 27 maggio all'insaputa del nemico.

Presso i Greci, e più tardi presso i Romani, numerosi filosofi insegnavano con Zenone che l’amore è un dio libero, il quale non ha altre funzioni da compiere se non l’unione e la concordia. Se gli dei nella loro saggezza, hanno dato all’uomo l’amore fisico, è semplicemente in vista di piacere; la gioia dei sensi, non è un mezzo, è uno scopo, un fine. Il matrimonio non deve essere consigliato e praticato se non per prevenire l’estinzione della specie umana. Di più, la donna, così come lo professavano Ippocrate e Aristotele, è considerata come la schiava dell’uomo, d’una essenza inferiore, la si tiene per una sorta d’irregolarit

Il romano mendico sotto i colonnati dei suoi templi ha forse qualche cosa di men disgustante del Romeo di Stamboul, men depresso, ma è altrettanto vizioso e degenerato. Nome con cui sono conosciuti i Greci in Levante.

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