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¹⁹⁰ D’Angelo, Giornale, anni 1797-1799, pp. 146-47, 151, 161-62, 197-98, 203, 209, 272, 328-31, 537, 733-34. Tenevan dietro le esecuzioni: ed aprivano l’odissea funeraria il giovane giureconsulto F. P. Di Blasi coi suoi compagni, e la continuavano D. Pietro Lesa, tenente della truppa, il segretario di Jauch ed altri non pochi.

Giureconsulto di tal dottrina e di tali doti, che Francesco Carrara gli aveva preconizzato un magnifico avvenire, iniziò il suo corso con una prolusione che fu una memoranda battaglia, combattuta a visiera alzata nel nome del movimento positivista sperimentale, diretto a conquistar nuove strade allo studio del diritto: compreso non come arida teoria, ma come viva materia umana.

OTTAVIO MENANDREI: giovane giureconsulto, giovane giocatore di carolina, giovane giornalista, giovane candidato a qualche cosa, giovane conquistatore, giovane debitore, giovane di nessuna speranza, di poca fede, di molta vanit

Costui ebbe da prima moglie e figliuoli, e fu tenuto in pregio di valoroso giureconsulto: mortagli la moglie, si rendè cherico, e diventò successivamente Vescovo di Pois, Cardinale di Narbona, Legato in Inghilterra, e finalmente Pontefice.

Ariberti perdette a dirittura la bussola. Capisco, disse allora il giureconsulto con un suo risolino sardonico; Ella è più forte in diritto teatrale moderno. Ma questo non è affar mio; favorisca passare al collega.

L'ingegnere Aldini si divertiva un mondo a percorrere le vie di Torino a braccetto di questa nipote ch'egli teneva in conto di figlia e verso la quale, nonostante le molte dissomiglianze, lo attirava una simpatia ricambiata. Certo che s'erano bisticciati sovente; egli, scettico amabile, l'avrebbe voluta più duttile, più indulgente, meno recisa ne' suoi giudizi; egli, uomo d'ingegno, ma nemico d'ogni pedanteria, l'avrebbe voluta più chiassosa, più spensierata, più giovine insomma. Adesso il gran timore di lui era che il matrimonio con un uomo come Varedo avesse accresciuto i difetti di Diana. E in fatti egli la trovava, più ancora che a Venezia, noncurante del vestito e della persona, inesorabile nel condannare quello ch'ella chiamava il vizio elegante, pronta a correre agli estremi in tutto per amore di logica, onde il rompersi il capo sui volumi di giurisprudenza e di sociologia le appariva una conseguenza naturale dell'aver sposato un giureconsulto e un sociologo. Ma ella conservava intatte, e quest'era un conforto per lo zio, la sua bont

Documentare minutamente tutto ciò, sarebbe cosa troppo lunga e anche inopportuna, chi pensi che l'interesse degli scritti qui raccolti è scientifico piú che letterario, e che p. e. lo Scaruffi, nell'esporre i propri concetti, si valse dei consigli del giureconsulto Pier Giovanni Ancarani, senza i suggerimenti del quale avrebbe forse evitate talune prolissitá.

Poco dopo dei registri del S. Uffizio, sotto il medesimo Caracciolo, seguì l’arsione di due trattati del celebre giureconsulto messinese Pietro De Gregorio, solo per certi paragrafi contro la regalia ed a favore della potest

Il vecchio magistrato, che presiedeva la Corte Criminale, lo trattò con molto affetto e tentò invano persuaderlo a discolparsi. Quasi l'esimio giureconsulto, sulle prime, mostrava troppo palesemente la sua convinzione circa l'innocenza di Roberto. Ma la convinzione fu subito distrutta dal contegno dell'accusato e il giudice divenne più rigido, e forse implacabile.