Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !

Aggiornato: 1 giugno 2025


Sono minaccie codeste che vi tradiscono, rispose Gervaso; se voi foste veramente quello che vi fate credere dopo il biglietto che vi ho scritto, dopo quello che vi dissi, in luogo d'adontarvi, m'aveste riso in faccia e trattato da povero pazzo. Ed io invece vi credo uno sfacciato impertinente e come tale vi scaccio da casa mia. Il conte stese la mano sul campanello.

Il conte era pallido ed eccessivamente alterato; fissava Gervaso quasi volesse leggervi qualche cosa sotto quella fronte rugosa e tetra e proruppe con accento disperato. Ma chi siete voi adunque?... Ah!

Amala Flavio, proseguì Gervaso e ti serbi il santo orgoglio di non costarle mai una lagrima sola. Oh, zio mio ve lo giuro, ella sar

Gettò su Gervaso uno sguardo penetrante, indagatore, indi con affettata freddezza esclamò: Voi mi renderete ragione del nome ridicolo che mi avete dato; e gli mostrava il biglietto. Quel nome mi valse però l'abboccamento ch'io chiesi invano al conte Renato Sampieri. Ho voluto veder in faccia chi s'introduceva in tal modo in casa mia. Eccovi adunque soddisfatto.

Siete un miserabile, gridò Gervaso afferrando Flavio per un braccio, voi stavate per sedurre una povera fanciulla, sola, senz'altra guida che un cuore ardente, che un'anima di fuoco; ma adesso son qu

Lo conoscete voi forse? domandò il giovine. Gervaso rientrato in stesso parve riflettere profondamente; scosse la testa in segno di dubbio e mormorò: È impossibile, è impossibile. Indi dopo un istante di silenzio, visibilmente commosso aggiunse rivolgendosi a Flavio. Ho conosciuto diciott'anni or sono un conte Renato Sampieri che abitava sul corso di Porta Tosa...

Ebbene sia pure come volete. Oh Erminia, t'avrò ancora con me! proruppe Maddalena trasportata dalla gioja. Voi altri non crederete, esclamò Bastiano, ma io continuo a fregarmi gli occhi, che temo sempre di sognare. E voi signor Nicodemo cosa fate in piedi, muto, immobile come una statua? disse Gervaso portandosi vicino al maggiordomo.

Il vecchio pronunciò queste parole in tuono così risoluto da mostrare come sarebbe stata inutile ogni ulteriore insistenza. Flavio si alzò; strinse cordialmente la mano che Gervaso gli stendeva e disse: Parto, ma ricordatevi che le mie speranze sono tutte riposte in voi. Non vi dico altro perchè sento nel cuore che corrisponderete a quella fiducia che benigna m'inspirate.

Una ferita? esclamò Flavio.... Ah, mi ricordo, ritornavo da una gita sui bastioni ed il mio cavallo.... ed ora dov'è il mio cavallo? Non temete, è qui poco lontano da voi, che v'aspetta tranquillo per ricondurvi a casa. Flavio chinò il capo e Gervaso si diè a curargli amorosamente la piaga.

Voi con potete comprendere, disse Gervaso, le traccie indelebili che lasciano le passioni in quel cuore ardente. Essa ama quell'uomo e lui è ricco, è nobile capite, non potr

Parola Del Giorno

dell’esule

Altri Alla Ricerca