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Aggiornato: 27 giugno 2025
Anche le monache si volevano mettere in evidenza, ed entravano nella gara: quelle della Martorana specialmente, alle quali tornava graditissimo il trionfo del loro quaresimalista sull’altro del Duomo, come qualche volta ai Teatini di S. Giuseppe dovevano tornare d’infinito piacere i trionfi oratorî della loro chiesa.
Gli stimoli per suscitare una nobile gara di emulazione e di benemerenze tra gli ufficiali Veneti erano ben pochi.
In quanto al Palavicino, non potendo resistere a così vive manifestazioni di gioja, trovandosi impacciato nel dover rispondere a tante persone che facevano a gara per dargli auguri e felicitazioni, approfittando di quanto il Morone ebbe detto fin dalla mattina alla duchessa per tranquillarla sulla di lui assenza, col miglior garbo che gli fu possibile, mettendole innanzi quella storia medesima, le disse essergli necessario uscire per qualche ora, e però non stesse in pensiero, che tosto sarebbe ritornato.
Gioia e piacere maggiore provano il padre o la madre quando ricorre il santo del loro nome, perchè i figli lor fanno a gara a preparare loro mille sorprese, che loro attesti il loro affetto e la loro riconoscenza.
Il capitano ordinò il pronti e i fucili si curvarono verso la regione del petto dei rivoltosi. Non ci volle altro. Nacque tra i forzati la gara di voler morir prima. Ciascuno si cavava la giacca, si sbottonava la camicia e si presentava ai fucili, gridando: Fuoco! fuoco! Il primo di tutti fu Vitale un forzato siciliano.
Considerando poi che talvolta l'uom ricorre a tal mezzo per mitigare appunto un dolore che sia immenso, volle provare se ciò potea verificarsi anche sul conto loro. Intanto che ferveva la gara di quelle gioconde canzoni, egli si fece dare un liuto da uno dei giocolieri ch'erano stati introdotti ai banchetto, e stette aspettando che venisse il momento anche per lui.
Fra questi detti, che si vada al mare Per prestamente veleggiar procaccia, Onde a le membra riverite e care Ciascuno a gara ivi soppon le braccia; E per tutta la via lagrime amare Del popolo leal bagnan la faccia, Nè puossi udir tra le funeste genti Se non un lungo suon d'aspri lamenti. Non poteva farsi argomento più breve di quello postovi dal Poeta: «Nel XXII. Sultana s'avvelena.»
Tutti andavano a gara per divertire l’ospite gradito, e intanto si divertivano con lui. Ai primi di novembre egli partì, e Gervasio condusse a Treviso suo figlio per cominciare gli studi liceali, gli raccomandò di studiare, e di tenere una buona condotta, e ritornò alla villa.
Nelle trattative pel tributo, fu una gara di cortesia e di generosit
Lo lasciò poi andare dicendo che non voleva annoiare tutta la compagnia a furia di prediche e incominciò ad ammirare il paesaggio, a cogliere dei fiori lungo il sentiero della collina, e fu una gara fra quei ragazzi per arrampicarsi sui declivi onde scoprire i ciclamini che si vedevano spuntare in mezzo al verde.
Parola Del Giorno
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