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Aggiornato: 8 giugno 2025
Dopo questi fatti d'arme, nuov'arte, suggerita da Loria e dagli altri usciti italiani, divisava il re ad aggirar le genti sue; e insieme tener a bada il papa, che non vibrasse anzi tempo i suoi colpi; onestare appo gli altri potentati la meditata impresa; vincer le ultime dubbiezze in Sicilia. Chiamati i principali dello esercito, di loro assentimento inviò al papa con due galee Guglielmo di Castelnuovo e Pietro Queralto, che sponessero la sconfitta degli infedeli, e chiedessero i favori soliti in tali guerre: legato apostolico; bando della croce; protezion della Chiesa sulle terre del re e de' suoi in Ispagna; e le decime ecclesiastiche, raccolte gi
E Pietro ebbe il destro d'esplorar pei messaggi affaticantisi in que' riti cavallereschi, la condizione e postura de' nimici, su i quali s'apprestava a portar la vera guerra : e volle incominciarla con infestagion di truppe leggiere, che riconoscesser meglio il paese, e gli coprisser lo sbarco. Ondechè sapendo da Bertrando de Cannellis, reduce dal campo francese, come duemila cavalli e altrettanti pedoni a mala guardia se ne stessero alla Catona; mosso ancora dal pregar degli almogaveri, ch'anelavan battaglia e bottino, il sei novembre appresso il tramonto, fea partir chetamente da Messina quindici galee con un grosso di fanti sotto il comando del suo natural figliuolo; cui pur non affidò altrimenti il disegno, che in un plico da schiudersi in mare. Colto all'improvvista così a profonda notte il presidio della Catona; fatto assai strage e prigioni; volti in fuga i più; e incalzati infino a Reggio: che fu trapasso degli ordini, pericolosissimo perchè raggiornava. Spiacque al re sì forte la temerit
L'altro è diverso dal notato nell'Elenco delle pergamene, ma dato ancora di Nicotra il 13 maggio, pel biscotto delle 20 teride di Principato e Terra di Lavoro, da armarsi a mo' di galee. Saba Malaspina, cont., pag. 398. La testimonianza di questo diligentissimo storico è rinforzata nel presente luogo dai diplomi.
E sempre più si vede la grandissima informazione e diligenza del d'Esclot. E in vero 27 erano tutti i legni, secondo il diploma del 2 giugno 1283, citato di sopra. La differenza con d'Esclot non sarebbe nel numero totale, ma solo in quello delle galee.
Pietro in questo tempo affortificò Barcellona con molta cura; armovvi undici galee; e dava principio a colorire i suoi disegni, richiedendo il militare servigio del reame d'Aragona. Ma dinegatogli per le stesse cagioni dette dianzi; ei fa sembiante di non curar nè ciò, nè i Francesi, nè la corona o la vita: d
Diplomi dati di Napoli l'ultimo aprile duodecima Ind. perchè fosser subito varate le galee in Gaeta, e fornite di tutto per l'immediato passaggio in Sicilia. Reg. citato, fog. 84 a t. e 89 a t. Altri diplomi della stessa data e del 3 aprile, ibid. fog. 88, 100, a t. e 30, dai quali si vede raccolta su i porti dell'Adriatico, grande copia di grasce e altre vittuaglie per l'impresa di Sicilia.
Presso Nicotra sulla marina il principe s'attendò, per esser più pronto all'imbarco: otto galee fe' racconciare in quel porto; tutto intendendo al passaggio sopra la Sicilia . Ma prima di mutare il campo avea tenuto nelle pianure stesse di Santo Martino un solenne parlamento, del quale è mestieri qui far parola.
Totale 60,170 11 11 come si legge in un diploma del 13 febbraio quarta Ind. nel registro di Carlo II segnato A, 1201, fog. 90. Lo stesso dì fu bandita in alcune province di terraferma un'altra imposta per le galee, come si vede da un altro diploma del 20 febbraio quarta Ind. , ibidem. Altre once 1,674 per soldi della gente delle galee di guardia intorno la Sicilia, si veggon pagate, la più parte dalla citt
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