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Aggiornato: 3 giugno 2025
Surge ai mortali per diverse foci la lucerna del mondo; ma da quella che quattro cerchi giugne con tre croci, con miglior corso e con migliore stella esce congiunta, e la mondana cera piu` a suo modo tempera e suggella. Fatto avea di la` mane e di qua sera tal foce, e quasi tutto era la` bianco quello emisperio, e l'altra parte nera,
Ahi quanto son diverse quelle foci da l'infernali! che' quivi per canti s'entra, e la` giu` per lamenti feroci. Gia` montavam su per li scaglion santi, ed esser mi parea troppo piu` lieve che per lo pian non mi parea davanti. Ond'io: <<Maestro, di`, qual cosa greve levata s'e` da me, che nulla quasi per me fatica, andando, si riceve?>>.
26 Di questa terra a lei non parve torsi, che conobbe feconda e d'aria sana, e di limpidi fiumi aver discorsi, di selve opaca, e la più parte piana; con porti e foci, ove dal mar ricorsi per ria fortuna avea la gente estrana, ch'or d'Africa portava, ora d'Egitto cose diverse e necessarie al vitto.
Certo, la soluzione della questione di Oriente annunziata dalle penne del bonapartismo fu tutt'altro che raggiunta con la pace di Parigi. Cacciata dalle foci del Danubio, la Russia frattanto compì l'assoggettamento del Caucaso e l'abbracciata del Mar Nero: enormi conquiste nell'Asia interna prepararono nuove catastrofi al Bosforo, e appena quindici anni dopo la pace di Parigi la Russia si dichiarò formalmente sciolta dal patto innaturale, che aveva convenuto la neutralit
I bastimenti a vapore partiti quella mattina dall'Havre per approdare alle foci del Tamigi, dopo breve tratto di mare, furono attratti da un flusso irresistibile e condotti a naufragare sovra un informe ammasso di carbon fossile e di balle di cotone, che il giorno innanzi si chiamava Inghilterra.
e tutti e sette mi si dimostraro quanto son grandi e quanto son veloci e come sono in distante riparo. L'aiuola che ci fa tanto feroci, volgendom'io con li etterni Gemelli, tutta m'apparve da' colli a le foci; poscia rivolsi li occhi a li occhi belli. Paradiso: Canto XXIII Come l'augello, intra l'amate fronde, posato al nido de' suoi dolci nati la notte che le cose ci nasconde,
Anche la relazione del viaggio e dell'ambasciata in Persia di Ambrogio Contarini fu pubblicata nelle citate collezioni. Partitosi quell'oratore da Venezia a' 23 di febbraio 1473, andò per la via di terra a Caffa, ove giunse ai 26 di aprile, passando per Norimberg, Potsdam e la Russia bassa. Imbarcatosi sul mar Nero, si recò alle foci del Fasi al 1º di luglio, e per la Mingrelia, la Georgia e parte dell'Armenia, giunse al 4 di agosto nella citt
Noi volgendo ivi le nostre persone, ‘Beati pauperes spiritu!’ voci cantaron sì, che nol diria sermone. Ahi quanto son diverse quelle foci da l’infernali! ché quivi per canti s’entra, e l
e tutti e sette mi si dimostraro quanto son grandi e quanto son veloci e come sono in distante riparo. L’aiuola che ci fa tanto feroci, volgendom’ io con li etterni Gemelli, tutta m’apparve da’ colli a le foci; poscia rivolsi li occhi a li occhi belli. Paradiso · Canto XXIII Come l’augello, intra l’amate fronde, posato al nido de’ suoi dolci nati la notte che le cose ci nasconde,
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