United States or Ethiopia ? Vote for the TOP Country of the Week !


Conte Gino, rispose gravemente il ministro, ho fatto una solenne promessa a vostro padre. I vostri ospiti ed amici di Fiumalbo non saranno toccati, fino a tanto sarò io a questo posto, per la fiducia del principe, e per la mediocrit

Mi accomiatai tristamente dai Guerri, che non dovevo più rivedere. Mezz'ora dopo, ero a Fiumalbo; il giorno seguente a Modena, donde ritornai subito a casa, tra i miei sopraccapi, che m'aspettavano tutti, e i miei libri, che avevano l'aria di dirmi, «La vuoi finire con le malinconie? Vieni, la consolazione e la vita sono con noi, morti parlanti, senza la malignit

L'incontro, adunque, fu freddo e cerimonioso che nulla più. Gino, d'altra parte, era come smemorato; non vedeva, non intendeva niente di ciò che gli stava dintorno, o che gli toccava di fare. Desiderava la presenza di Giuseppe, il nostro povero Gino; ma Giuseppe non c'era, ed egli doveva starsene con l'anima in soprassalto fino a Modena, che era come dire fino al giorno seguente. E peggio ancora quella fermata a Sassuolo, che non il viaggio di Fiumalbo fin l

Orbene, quella ragazza è una Guerri, di Fiumalbo, cugina dello sposo, e venuta a Modena, per assistere alle nozze. Il conte Gino, sulle prime, non aveva badato al discorso del Lesarini. Non avea neanche udito il nome dei Guerri; udì invece il nome di Fiumalbo, e si scosse. Che c'è? domandò egli. Che dite di Fiumalbo? Ah ! esclamò il Landi.

Intanto a Fiumalbo s'incominciava a discorrere, a far castelli in aria, sulla presenza di quei due impiegati del governo ducale. Si era creduto a tutta prima che fossero due ingegneri, venuti a studiare per la costruzione di un ponte, gi

Io difendo mia figlia, e prendo le armi dove sono. Gino rimase un istante sovra pensiero, considerando il pericolo a cui erano esposti i suoi poveri amici ed ospiti di Fiumalbo. Il suo sagrifizio non era dunque bastato a liberarli per sempre? Quella donna furibonda lo teneva ancora incatenato a' suoi piedi? Vi ho detto, signora, quello che volevo io; mormorò egli, dopo quell'istante di pausa.

Quando si svegliò, la carrozza entrava a Paullo. Il servitore avrebbe potuto accompagnarlo fino a Pievepèlago ed anche fino a Fiumalbo, dove, per andare a Querciola, sarebbe bisognato abbandonare la strada maestra. Ma il conte Gino preferì che Giuseppe ritornasse a Modena, tanto gli premeva di mandar sue notizie alla marchesa Polissena. E l

Guerri! di Fiumalbo! diceva frattanto la contessa Elena. Sicuramente tu dovresti conoscerla, se ci sei stato sei mesi. Anche a me pare di aver sentito nominare questa famiglia. Da chi mai? Ah, ricordo, da mia madre, otto o nove mesi fa, quando ebbe le prime notizie tue dal ministro.

Don Pietro ricordò allora che alcun tempo dopo la partenza di Gino Malatesti da Querciola, un ufficiale delle poste, mandato per l'appunto da Modena, col pretesto di verificare, di esaminare, di studiare Dio sa che, si era impiantato e Fiumalbo. Lassù, dunque, non bastando la vigilanza a Modena, lassù si sequestravano le lettere dirette ai Guerri.

Lorenzo Cervarola, per l'appunto. La sua casa è a cinquanta passi dal mulino di Fiumalbo. Grazie! Ci andiamo subito, perchè vorremmo sbrigarci; disse il signor commissario. Far bene e presto è il gran fine, il gran desiderio; ma pur troppo non è sempre possibile, in materia amministrativa. Col suo ingegno e col suo zelo, signor commissario!...