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Aggiornato: 24 luglio 2025
Era finita! Il mondo intiero salutava festante i giovani redentori dell'umanit
Quando era stato presentato alla baronessa Costanza di Fastalia, in quello splendido pomeriggio di marzo, alla Villa Nazionale, mentre il golfo sorrideva col suo azzurro più puro, e dalla folla festante pareva sollevarsi un sospiro di contento, Andrea Ludovisi aveva sentito come un urto nel vivo cuore.
Con lui venne a Venezia e mentre il padrone s'intratteneva nei saloni del palazzo Zecchin, il poco paziente domestico, che s'era fermato sull'ingresso del palazzo a godersi le scene del popolo festante, vedendo i tre romani, che amava come figli fendere la folla con tanta precipitazione volle seguirli e così anche lui si trovò all'osteria sulla Riva degli Schiavoni alle calcagna di Cencio.
Le fiamme della lumiera a gas, che rischiarava la stanza, si abbassarono d'improvviso in mezzo a un oh sommesso e prolungato degli spettatori adulti e a un uh clamoroso e festante dei bimbi. In pari tempo si alzò la tenda, e nel palcoscenico, illuminato dalla luce elettrica, apparve Caino in atto di uccidere Abele.
Ma io non ti risponderò, signorino bello! esclamò scherzando con Musette, la quale, veduta muoversi la padroncina, era saltata sul letto, vispa, festante, dimenando la coda, e abbaiando dall'allegrezza. No, no! e Lalla parlava colla cagnetta come se questa fosse appunto Sandrino.
Per tutto infra le squadre omai festante Al ciel de la vittoria il grido ascende, E quì di fuggitivi hassi sembiante? Qual entro a' vostri cor vilt
Andavano innanzi, aprendo il corteggio, gli araldi delle Compagnie di ciascun’arte, sopra cavalli bardati in foggie tutte bizzarre, come le vesti loro; parte suonando le trombe, parte i tamburelli; e ciascuno con una piccola banderuola in asta che sorpassavagli il capo, portante l’insegna dell’arte propria. Seguivano poi a piede, riccamente vestiti, i rettori delle arti maggiori coi loro componenti e coi loro gonfaloni, tutti intorniati di fiorite ghirlande. Nel centro appariva il gran maio portato in alto da un nerboruto garzone vestito di rosso, cui facevan corona giullari saltanti che percotevano nacchere e sistri: quindi una schiera di senatori di pifferi, di flauti, di nacchere (una specie di timpani), di cenamelle (stromenti a fiato) e di mandolini. Poi un’altra di sonatori di cembali, di crotali, di viole, di arpicordi, di trombe, di cornamuse, che dividevano il gruppo dei cantori delle ballate. Si chiudeva il corteggio coi rettori delle arti minori, loro consorti e gonfaloni; cui dietro faceva pressa una festante popolazione. Lungo la strada non era tabernacolo sacro che non avesse accesi più lampadari, e non fosse attorniato da festoni di freschi fiori. Costume che in questo giorno nella citt
La stampa ne fa gran rumore in Sicilia, in tutta Italia; si scrive che la truppa ha tirato freddamente sopra un popolo festante; non si vuole vedervi altro che una strage d'innocenti.
Vano pensiero! La festa si volle e si fece: si centuplicarono le braccia, si lavorò di giorno e di notte e nelle prime ore pomeridiane dell’11 luglio il carro saliva glorioso; e più glorioso ancora tornava la sera del 14 a Porta Felice; e giammai grida di popolo festante echeggiarono più alte, e l’autorit
.... Sopra e d’attorno a noi, del sol raggiante Ne la gran luce d’oro, Scoppia e trasvola il vasto inno festante Del bacio e del lavoro: Ferreo serpe, il vapor passa e rimbomba Sotto montana vôlta, Chiama l’industria con guerriera tromba Menti e braccia a raccolta: Mille bocche si cercan desïose Innamoratamente, Mille vite si lancian generose Nella fornace ardente;
Parola Del Giorno
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